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Salvini dice ‘no’ alla Mare Jonio e firma il divieto di ingresso

La Guardia costiera ha spiegato di aver chiesto un porto sicuro, ma come sempre avviene in queste situazioni

Pubblicato:28-08-2019 15:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:38
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ROMA –  Fonti del Viminale fanno sapere che è stato firmato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini il divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque territoriali per la Nave Jonio. Il provvedimento è stato inviato ai ministri Elisabetta Trenta e Danilo Toninelli. Dalla nave, nel pomeriggio, avevano fatto sapere che la Guardia costiera italiana aveva chiesto al nostro Paese un porto sicuro per l’approdo presentandolo come un segnale di svolta da parte dell’Italia. La Guardia costiera però, in un comunicato, ha spiegato di aver inoltrato al ministero la richiesta di un porto sicuro come sempre avviene in queste situazioni​, e smentito di aver preso il coordinamento dell’operazione.

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GUARDIA COSTIERA: NON ABBIAMO ASSUNTO COORDINAMENTO

“In merito alle dichiarazioni della ONG Mediterranea Saving Humans, circa l’assunzione di questo IMRCC del coordinamento dell’operazione di soccorso effettuata questa mattina dalla nave Mare Ionio, si precisa che questo IMRCC non ha mai assunto il coordinamento dell’evento SAR in parola, in quanto avvenuto in acque di responsabilità SAR libiche. Infatti, questo IMRCC, contattato dalla ONG, ha riferito alla stessa di avviare le previste interlocuzioni con le competenti autorità libiche per assumere istruzioni di coordinamento, che non risultano essere avvenute”. Così la Guardia Costiera in una nota.


“Ogni richiesta di individuazione di un luogo di sbarco, a seguito di un evento SAR che coinvolge migranti, viene inoltrata dal IMRCC al ministero dell’Interno per l’individuazione del ‘place of safety’- spiega la Guardia Costiera-. Pur non essendo un evento SAR coordinato dall’IMRCC, tale procedura è stata eseguita, come sempre avvenuto, anche per l’evento SAR odierno”.

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