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ROMA – “Amaramente registriamo l’assenza da parte dello Stato” verso le 48 le famiglie di poliziotti, carabinieri e finanzieri che vivono nel piano di zona Collina delle Muse, tra Boccea e Montespaccato, a Roma, finite sotto sfratto perché i contratti di locazione sono scaduti e la società proprietaria degli immobili ha rimesso sul mercato gli alloggi. A denunciarlo è il sindacato nazionale appartenenti Polizia, Snap, che si appella al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affinché possa intervenire per “una concreta e rapida soluzione per questa indegna vicenda”.
Gli alloggi sono stati messi a bando dalla Prefettura di Roma nel 2002 proprio per le famiglie di appartenenti alle forze dell’ordine con lo scopo di evitare che finissero in emergenza abitativa e che si garantisse anche una ulteriore misura di sicurezza in una zona alla periferia di Roma. Ora però l’impresa che ha realizzato le abitazioni con fondi pubblici ha deciso di venderle a prezzi di mercato facendo finire sotto sfratti i locatari.
Secondo il sindacato Snap “di fondamentale importanza sarebbe l’approvazione di un ‘decreto legge’ che consenta il riscatto di tali alloggi sociali, che ricordiamo essere stati finanziati dallo Stato per dare una casa a chi non la possiede”. Nelle abitazioni finite sotto sfratto, ricorda il sindacato Snap, “vi sono anche disabili gravi e bambini e non mancano casi di disperazione e frustrazione”.
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