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I cittadini di Roma vogliono i grandi eventi: l’83% sogna le Olimpiadi nella Capitale

Da un sondaggio di Confcommercio emerge che quasi nove cittadini di Roma e provincia su dieci sono favorevoli a ospitare grandi manifestazioni nella Città eterna

Pubblicato:28-07-2022 19:39
Ultimo aggiornamento:28-07-2022 19:39

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ROMA – L’88,7% dei cittadini di Roma e della provincia sono favorevoli all’aumento dei grandi eventi in città, al punto che il 76,6% di loro considera penalizzato il rilancio economico del territorio a causa della mancata candidatura ai Giochi Olimpici e Paralimpici del 2024. E l’82,7% vorrebbe una nuova occasione in futuro per l’Olimpiade nella Capitale. Una tesi supportata dalla convinzione, per l’85,3% degli intervistati, che le opere pubbliche specifiche e necessarie allo svolgimento di un evento saranno terminate in tempo. D’altro canto, chi è scettico sull’opportunità di ospitare una grande manifestazione a Roma, l’11,3% dei cittadini, ha tra i principali timori quello per il traffico e i parcheggi (74,7%). Questi i dati emersi dal sondaggio ‘L’opinione sui grandi eventi: modello di sviluppo di Roma Capitale’, promosso dall’Osservatorio economico di Confcommercio Roma e realizzato da Format Research.


Un’apertura di credito e una dimostrazione di fiducia da parte dei residenti che accolgono con favore le grandi manifestazioni – dallo sport alla musica, fino alla cultura – capaci di portare vantaggi come sviluppo turistico, riqualificazione urbana e potenziamento delle infrastrutture: il 67,2% degli intervistati ritiene infatti che Roma riuscirà a sfruttare la ricaduta sul territorio e le opportunità di business per le imprese. In particolare si dovrebbe intervenire su mobilità (76,1%), gestione dei rifiuti (75,6%), manutenzione delle strade (68,2%), mentre i maggiori benefici potrebbero arrivare per zone specifiche della città, come ad esempio quelle universitarie, e per i quartieri periferici.

Secondo Valerio Toniolo, presidente della commissione Cultura e Grandi eventi di Confcommercio Roma, “il vero tema è trasformare la straordinarietà di un grande evento, limitato nel tempo, in un rilancio ordinario della città attraverso due molle fondamentali: la creazione di infrastrutture e la capacità di lasciare un’eredità”, ha spiegato durante la presentazione nel Salone d’Onore del Coni. Con la ricerca, secondo il commissario di Confcommercio Roma, Andrea Chevallard, “abbiamo contribuito a eliminare un dubbio indicando che la grandissima maggioranza dei cittadini e delle imprese sono favorevoli ai grandi eventi a Roma. Sembra una banalità ma non lo è, se pensiamo al recente passato in cui venivano addirittura demonizzati”. Certo, “c’è una grande preoccupazione sulla legacy e considero preoccupante che quasi il 40% tema la costruzione in città di cattedrali nel deserto”, ma “il punto è come costruire il consenso e una politica di marketing non può essere basata solo sulla volontà dell’amministrazione comunale: vanno costruiti strumenti condivisi con soggetti pubblici e privati“.


L’assessore capitolino a Sport, Moda e Grandi eventi, Alessandro Onorato, si è detto “confortato” dai risultati del sondaggio. “Se pochi anni fa nella città si era instillata la convinzione di non fare le Olimpiadi a Roma, è stata anche colpa di un vuoto istituzionale, è mancato l’interesse per la città, mentre queste sono cose che a Milano invece hanno sempre saputo fare. Quel ‘no’ alla candidatura per il 2024 ha prodotto un esodo di aziende e cervelli che sono andate ovunque, da Milano a Londra a New York, pur di non stare a Roma, diventata una città che non ha saputo più attrarre talenti. E Roma non può avere sviluppo senza una grande vocazione internazionale”.


Anche la Regione Lazio gioca in prima squadra per il rilancio di Roma – e di tutto il territorio – attraverso i grandi eventi. Per il delegato allo Sport, Roberto Tavani, “lo schema è sempre lo stesso: utilizzare le manifestazioni come vetrina per esporre le eccellenze e le ricchezze del territorio e lasciare alle comunità locali una eredità duratura che va a migliorare la qualità della loro vita. In questo modo diamo davvero il senso dell’utilità del grande evento. E credo che possa essere utile avere una alleanza, una cabina di regia apposita che metta insieme non solo le istituzioni ma anche le varie associazioni di categoria”.

Infine, restando in ambito sport, il sogno dei Giochi Olimpici in futuro a Roma non è però percorribile secondo il presidente del Coni, Giovanni Malagò. “Per me non è un argomento che può riguardare la mia generazione, nel medio o breve termine è un’ipotesi tramontata“, ha spiegato, anche se rispetto al 2016 e al no dell’allora Giunta capitolina “è cambiata completamente l’aria. Senza essere polemico, penso ci sia stata un’aria diversa solo in quella finestra che ha investito la città e anche il Paese”.

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