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A Potenza sit-in di Coldiretti contro l’aumento del grano

"È bufera per i prezzi del grano duro italiano in caduta libera" evidenzia il presidente della Coldiretti Basilicata, Antonio Pessolani

Pubblicato:28-07-2022 11:36
Ultimo aggiornamento:28-07-2022 11:36
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POTENZA Questa mattina la Coldiretti Basilicata ha manifestato con un sit in di protesta davanti al Park hotel contro l’aumento dei prezzi del grano. La manifestazione proseguirà domattina, quando alle 9:30 è in programma un’assemblea popolare nella sala riunioni della struttura, alla quale parteciperanno 300 agricoltori provenienti da tutta la regione, con trattori e mietitrebbia al seguito. “È bufera per i prezzi del grano duro italiano in caduta libera – evidenzia il presidente della Coldiretti lucana, Antonio Pessolani – una tendenza al ribasso che gli agricoltori non possono assolutamente permettersi dopo il rincaro stellare dei costi di produzione e la siccità che ha fatto crollare la produzione”.

Pessolani evidenzia: “la speculazione si sposta dai mercati finanziari ai metalli preziosi come l’oro fino ai prodotti agricoli dove le quotazioni dipendono sempre meno dall’andamento reale della domanda e dell’offerta e sempre più dai movimenti finanziari e dalle strategie di mercato, a danno degli agricoltori e dei consumatori”. Una situazione – lamenta – di estrema difficoltà.

“La produzione è in calo fino al 35%-40% nelle aree più vocate, compreso la Basilicata, a causa della siccità – aggiunge il direttore della Coldiretti di Basilicata, Aldo Mattia – proprio quando coltivare grano è costato agli agricoltori fino a 600 euro in più a ettaro a causa dell’impennata dei costi di produzione causata dall’effetto a valanga della guerra in Ucraina dopo la crisi generata dalla pandemia Covid, che si riflette a cascata dalle sementi al gasolio fino ai fertilizzanti”.

Secondo Coldiretti “la minor produzione pesa sulle aziende cerealicole che hanno dovuto affrontare rincari delle spese di produzione che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio. Il taglio dei raccolti causato dall’incremento dei costi e dalla grave e perdurante siccità rischia di aumentare ulteriormente la dipendenza dall’estero per gli approvvigionamenti agroalimentari” conclude Mattia. L’assemblea popolare, annuncia Coldiretti, sarà anche l’occasione per lanciare delle proposte concrete.


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