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Calenda, scintille con Letta: “Chiede il mio appoggio a Siena, ma dice no su Roma”

"Il Pd deve decidere cosa fare, se hanno come unico interlocutore il M5s o se dialogano anche con i riformisti"

Pubblicato:28-07-2021 16:24
Ultimo aggiornamento:28-07-2021 16:24

carlo calenda
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ROMA – In merito alle elezioni suppletive nel collegio di Siena per la Camera dei deputati “ieri ho parlato con Letta e credo sia giusto che il segretario di un grande partito stia in Parlamento. C’è però un piccolo dettaglio: gli ho detto ‘ci sono anche le suppletive a Roma, troviamo un candidato comune’ e ho fatto il nome di Bentivogli, ma lui mi ha risposto ‘no, a Roma non possiamo andare insieme perché siamo opposti sul sindaco, però mi devi sostenere a Siena’. Allora comincia a diventare un po’ stranuccio, perché non mi hai sostenuto come sindaco, ed era legittimo e quindi va bene così, poi mi chiedi di sostenerti a Siena ma non possiamo lavorare insieme anche per le suppletive a Roma”. Lo ha detto il leader di Azione e candidato sindaco di Roma, Carlo Calenda, intervenendo a L’Aria che tira su La7.

“Per carità, la questione per me è ancora aperta- ha sottolineato Calenda- ma loro devono decidere cosa fare, ossia se hanno come unico interlocutore il M5S, che se vince Gualtieri entrerà in Giunta a Roma dopo cinque nanosecondi come in Regione, o se dialogano anche con i riformisti. Questa è una decisione strategica che Letta deve prendere, non può pensare di dire ‘faccio come mi pare, vado contro tutti però mi raccomando appoggiatemi’. Questo non è un modo di fare politica”.


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