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Tokyo 2020, altro record di contagi in città: 3.177 nuovi casi di Covid

Cresce l'insofferenza dei cittadini di Tokyo, soprattutto i più giovani, verso l'ulteriore stato d'emergenza proclamato prima dell'inizio dei Giochi Olimpici

Pubblicato:28-07-2021 11:52
Ultimo aggiornamento:28-07-2021 11:52

Russia Olimpiadi
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TOKYO – Continuano a crescere i contagi da Covid-19 a Tokyo. Nella giornata di oggi la metropoli ha registrato 3.177 nuovi casi, sui poco meno di 8mila dell’intero Paese, ulteriore record negativo degli ultimi giorni con inevitabili ripercussioni sulla situazione dei ricoveri ospedalieri. A incidere sull’aumento di positività è la diffusione della variante Delta, cui si affianca però anche l’insofferenza dei cittadini di Tokyo, soprattutto i più giovani, verso l’ulteriore stato d’emergenza proclamato prima dell’inizio dei Giochi Olimpici e che durerà fino al 22 agosto.

Un dato che stupisce se consideriamo che tradizionalmente il popolo giapponese rispetta rigorosamente le regole imposte e osserva scrupolosamente tutte le misure anti-Covid: impossibile notare in strada un residente senza mascherina correttamente indossata sul viso mentre sono molti quelli che indossano costantemente guanti.

Qualche contraddizione in più all’interno delle zone olimpiche, dove alla presenza capillare e massiccia di dispenser con liquido igienizzante fa da contraltare la ‘concessione’ ad assembramenti sia nelle file per l’accesso agli impianti che a bordo delle navette utilizzate dagli addetti ai lavori. A ogni modo, secondo gli organizzatori, l’incidenza dell’Olimpiade sulla crescita di contagi è scarsa e anche il primo ministro giapponese, Yoshihide Suga, continua a rassicurare sul prosieguo dei Giochi. Al tempo stesso, però, invita i connazionali a restare il più possibile a casa.


In città c’è poi polemica sull’apertura di locali e ristoranti: il governo ha invitato a non servire alcolici per scoraggiare la presenza di clienti ma molti esercizi hanno ignorato l’appello e hanno deciso di continuare il servizio nel tentativo di contenere le perdite economiche, che ancora non sono state risanate con sostegni adeguati.

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