ROMA – Tre migranti sono morti nella notte durante una sparatoria avvenuta la scorsa notte a Khums, a est di Tripoli, durante le operazioni di sbarco. A quanto si apprende, la guardia costiera libica avrebbe fatto fuoco sui migranti dopo averli fatti sbarcare La notizia è stata diffusa dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), che ha reso che “le autorità locali hanno iniziato a sparare nel momento in cui alcuni migranti, scesi da poco a terra, avevano cercato di darsi alla fuga“.
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Ad un primo bilancio di due morti si aggiunge una terza persona, prima solo ferita, che è deceduta. “Purtroppo abbiamo appena saputo che uno dei migranti feriti è morto durante il trasporto in ospedale. Sono quindi tre i migranti uccisi dopo essere stati fatti sbarcare a Khums“. Lo scrive su Twitter Flavio Di Giacomo, portavoce dell’Ufficio di coordinamento per il Mediterraneo della Iom, l’Agenzia delle Nazioni Unite per la migrazione.
“La guardia costiera libica ha ucciso due persone, dopo averle riportate a terra. Al netto di tutte le ipocrisie di circostanza, è esattamente quello per cui la finanziamo: fermare i migranti con ogni mezzo. Un orrore di cui il nostro Paese è consapevolmente responsabile”. Lo scrive su Twitter Matteo Orfini, deputato Pd.
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