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Rai, dal “disgusto” per Mattarella al “metodo Soros”: è polemica sul neo-presidente Marcello Foa

Marcello Foa vanta una lunga carriera di giornalista a Il Giornale, allievo di Indro Montanelli è anche scrittore.

Pubblicato:28-07-2018 14:10
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:25
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ROMA – Non si fermano le polemiche per l’elezione di Marcello Foa alla presidenza della Rai. L’ex direttore del Corriere del Ticino, infatti, è finito subito nell’occhio del ciclone per una serie di tweet scritti nel recente passato. Tra questi, spiccano gli attacchi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.










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Marcello Foa vanta una lunga carriera di giornalista a Il Giornale, allievo di Indro Montanelli è anche scrittore. Ha collaborato con diverse testate della Rai. Il neo presidente della Rai è anche professore universitario, insegna alla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università della Svizzera italiana e in passato ha tenuto corsi di giornalismo internazionale al master di giornalismo dell’Università Cattolica di Milano e al master in giornalismo dell’Università degli Studi a Milano.

Foa e’ il presidente della Rai designato dal Cdm, è vice presidente dell’associazione ‘A/Simmetrie’, un centro studi costituito da Alberto Bagnai, per promuovere la ricerca, il dibattito e la proposta politica sulle asimmetrie economiche. Bagnai, economista della Lega, è il presidente della commissione Finanze del Senato.

E’ nato a Milano nel 1963, ha la doppia cittadinanza svizzera e italiana ed è sposato con tre figli.

FOA: ORGOGLIOSO ED EMOZIONATO, FARÒ VALERE MERITOCRAZIA

“Sono orgoglioso ed emozionato per la nomina a presidente della Rai, che è giunta inaspettata nell’arco di pochissime ore”. Lo scrive su facebook Marcello Foa.

“Ringrazio di cuore il primo ministro Giuseppe Conte, i vice premier Matteo Salvini e Luigi di Maio, il sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti, il ministro dell’economia Giovanni Tria per la fiducia accordatami- aggiunge- Mi impegno sin d’ora per riformare la Rai nel segno della meritocrazia e di un servizio pubblico davvero vicino agli interessi e ai bisogni dei cittadini italiani”.

“Sin dai tempi del mio maestro Indro Montanelli, mi sono impegnato per un giornalismo intellettualmente onesto e indipendente e da oggi rinnovo questo impegno morale nei confronti dei giornalisti e di tutti i collaboratori della Rai. Grazie di cuore al Gruppo Corriere del Ticino per questi splendidi anni trascorsi assieme. E’ stato un onore, lascio con commozione una squadra meravigliosa”, conclude.

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