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Arrestato piromane Vesuvio, è un macellaio. 10 mila metri quadrati mandati in fumo con un accendino

Anche l'appartamento della sua famiglia è stato raggiunto dalle fiamme

Pubblicato:28-07-2017 12:31
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:34

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NAPOLI – “Il motivo del rogo appiccato? Pare che l’uomo, da quello che si evince, provasse piacere nel vedere le fiamme“. E’ un piromane in senso stretto, un uomo con la passione per il fuoco, il 24enne arrestato nella notte dai carabinieri della compagnia di Torre del Greco, in sinergia con i carabinieri forestali. A confermare il profilo del giovane, O. L., residente a Torre del Greco, è Emanuele Corda, comandante dei carabinieri di Torre del Greco, intervistato dall’agenzia Dire. Di professione macellaio, alcuni precedenti per reati predatori e detenzione di armi, il 24enne non avrebbe legami con i clan che operano nei Comuni del Vesuviano.


“ESCLUSI LEGAMI CON CRIMINALITA’ ORGANIZZATA”

Escludiamo il coinvolgimento della criminalità organizzata“, precisa il comandante dell’Arma, aggiungendo che le indagini proseguono per “individuare altri autori” dei roghi che hanno distrutto il Parco Nazionale del Vesuvio. “Il lavoro sinergico condotto dai carabinieri e dalla procura della Repubblica di Torre Annunziata – commenta il comandante Costa – ci ha permesso in tempi celerissimi di individuare l’autore di un vasto incendio sul Vesuvio. Il lavoro continua su questa linea”. Il 24enne è stato fermato sulla basi di fonti testimoniali, degli indizi raccolti, di telecamere e di attività di natura tecnica “che ci ha permesso di individuare indizi schiaccianti per arrestarlo”.

INCENDIO APPICCATO CON UN ACCENDINO

Il giovane macellaio, la sera del 14 luglio scorso, si sarebbe recato in una pineta e con un semplice accendino avrebbe dato fuoco alla vegetazione. Un rogo che ha poi provocato la distruzione di 10mila metri quadrati di parco nazionale del Vesuvio. La pineta in questione si trova a pochissima distanza dalla sua abitazione. Anche l’appartamento della sua famiglia, infatti, è stato lambito dalle fiamme ma i carabinieri escludono che il rogo fosse stato appiccato proprio per distruggere l’appartamento.


La famiglia, spiega il capitano dell’Arma, non ha in alcun modo collaborato alle indagini. La madre del 24enne, in particolare, ha cercato di fornire un alibi al giovane, poi risultato falso.

CAPASSO (COMUNITÀ VESUVIO): BENE ARRESTO MA INDAGINI PROSEGUANO

“Complimenti ai carabinieri e alla magistratura per le indagini che hanno portato all’arresto del piromane di Torre del Greco: è stato fatto un lavoro egregio, in tempi rapidi”. Così il sindaco di Ottaviano, Luca Capasso, presidente della Comunità del Parco nazionale del Vesuvio, commenta l’arresto del 24enne. “È un segnale importante – sottolinea – anche per far comprendere che chi trasgredisce la legge non resta impunito. Tuttavia è evidente che il discorso sulla vicenda degli incendi sul Vesuvio è tutt’altro che chiuso: bisogna individuare ulteriori responsabili perché gli attacchi al vulcano sono arrivati da più parti, bisogna chiarire ancora molte cose e verificare cosa è successo davvero quei giorni. Tutto ciò le forze dell’ordine e i giudici lo sanno benissimo e, ne sono certo, stanno lavorando e lavoreranno ancora su questo fronte”.

di Nadia Cozzolino, giornalista

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