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Draghi al G7: “Sanzioni essenziali per spingere la Russia a negoziare. Putin non verrà al G20”

Sul tetto al prezzo del gas Draghi si augura che l'accordo in Europa possa arrivare prima di ottobre

Pubblicato:28-06-2022 15:37
Ultimo aggiornamento:30-06-2022 13:33
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di Luca Monticelli e Roberto Antonini

ROMA – “Il G7 è stato un successo, c’è stata una grande coesione e unità di vedute, in particolare sull’Ucraina. Il G7 sosterrà l’Ucraina per tutto il tempo necessario”. Ne è convinto il premier Mario Draghi in conferenza stampa che con queste parole plaude i lavori del G7 in Germania. “Il G7 resta ancora il punto di raccordo e di coordinamento più importante al mondo per la politica tout court su difesa, sicurezza ed economia internazionale. Occorre però, e il G7 ne è consapevole, sapere che siamo ormai una minoranza nel mondo, una minoranza potente indubbiamente ma pur sempre una minoranza”, aggiunge.

“Abbiamo riaffermato il nostro impegno sul fronte delle sanzioni, che è essenziale per riportare la Russia al tavolo dei negoziati”, dichiara il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa al G7.


“Tutti i leader concordano sulla necessità di limitare i finanziamenti alla Russia ma allo stesso tempo rimuovere la causa principale dell’inflazione. Abbiamo dato ai nostri ministri il compito di lavorare per applicare con urgenza un tetto al prezzo del gas e del petrolio”, spiega Draghi.

C’è l’impegno del G7 a definire “con urgenza un tetto a gas e petrolio, la Commissione Ue ha detto di accelerare sul tetto al prezzo del gas, decisione che noi accogliamo con favore”, aggiunge. Il premier si augura inoltre che l’accordo sul tetto del gas in Europa possa arrivare prima di ottobre.

La presenza di Putin al G20? Il presidente indonesiano Widodo lo esclude, è stato categorico: non verrà. Non so quel che può succedere, forse un intervento da remoto. Vedremo”, aggiunge Draghi, rispondendo a una domanda sul prossimo g20 in Indonesia.

DRAGHI: “IN 6 MESI L’ITALIA INCREMENTO PER LE RINNOVABILI 3 VOLTE RISPETTO AGLI ULTIMI 4-5 ANNI”

Nella crisi energetica in atto “abbiamo diversificato le forniture nei primi mesi, siamo andati ovunque ed è stata sostituita buona parte del gas russo”, tanto che “lo scorso anno la dipendenza in questo periodo ammontava al 40% e ora è al 25%”. Non solo: “abbiamo incrementato gli investimenti nelle rinnovabili e nei primi 6 mesi di quest’anno connesso tre volte ciò che è stato fatto negli ultimi 4-5 anni“, prosegue Draghi.

“Se la Russia dovesse decidere di tagliare tutte le forniture ci devono essere piani emergenza, ma le scorte stanno raggiungendo un livello positivo e prevediamo di completare il riempimento delle scorte”, aggiunge Draghi.

Inoltre, “stiamo riconfermando tutti i nostri obiettivi e impegni sul clima- spiega il presidente del Consiglio- e anche se stiamo accedendo a nuove forniture di gas queste stanno sostituendo fonti russe, non stiamo aumentando forniture lungo termine gas”.

Il fatto è che “si tratta di una situazione di emergenza– dice Draghi- e non c’è una volontà emersa in questo summit a dire che questa emergenza possa giustificare o giustificherà un distanziamento da obiettivi climatici”, conclude, “quello che e necessario ora non è aumentare le forniture a lungo termine di gas ma sostituire le forniture di gas russo”.

DRAGHI: “NOI PER LE RINNOVABILI NEI PAESI EMERGENTI, PENSARE ALL’IDROGENO”

Nella risposta alla crisi energetica nata prima ma esacerbata dall’invasione dell’Ucraina, “è difficile dire cosa farà la Russia con il gas” ma “andiamo avanti cercando di prepararci, diversificando, aumentando i livelli negli stoccaggi, aumentando gli investimenti nelle rinnovabili, facendo anche investimenti di lungo periodo nelle rinnovabili nei paesi in via di sviluppo”, spiega il premier.

“Con i paesi in via di sviluppo e l’energia dovremo fare una riconciliazione degli obiettivi a breve periodo con quelli a lungo periodo”, dice Draghi, ad esempio “se dobbiamo investire in infrastrutture gas nei paesi in via di sviluppo, si deve fare in modo che possano trasportare anche l’idrogeno” e “incrementare nostri investimenti in rinnovabili in Africa e Africa del nord”. È infatti, conclude, “un continente dove cogliamo investire” e “non vogliamo tornare indietro sui nostri impegni” climatici.

DRAGHI: “NON TORNEREMO INDIETRO DAGLI IMPEGNI PRESI SUL CLIMA”

“Alcune persone temono che per il nostro bisogno di gas potremmo tornare indietro sui nostri impegni sul clima, ma questo non sta succedendo”, dichiara il premier

DRAGHI: “MISURE PER SALVARE IL CLIMA RICADONO IN MODO SPROPORZIONATO SULL’AFRICA”

Il presidente del Senegal e dell’Unione Africana, Macky Sall, al G7 di Elmau, in Germania, ha detto che “in Africa vive il 30% della popolazione mondiale e contribuisce solo per il 3% alle emissioni globali”. Sall ha aggiunto che “se l’Africa usasse tutti combustibili fossili che ci sono arriverebbe al 3,4%. Sono solo stime ma si capisce che il peso di questi provvedimenti per salvare il clima ricade in maniera sproporzionata sull’Africa e paesi più poveri”, commenta il presidente del Consiglio Mario Draghi.

DRAGHI: “MOMENTI DELLA GUERRA CAMBIANO MA NON CAMBIA IL SOSTEGNO DEL G7 A KIEV”

“Negli ultimi giorni c’è stato un costante progresso delle forze russe, tutti guardiamo quel che succede sul campo e ci facciamo domande. Non significa che il sostegno all’Ucraina non continui, e continui in maniera adeguata. I momenti della guerra cambiano ma non cambia l’unità e il sostegno del G7 all’Ucraina”.

DRAGHI: “NON C’È PACE SE KIEV NON PUÒ DIFENDERSI

“Non c’è pace se l’Ucraina non riesce a difendersi. Altrimenti non c’è pace ma sottomissione e oppressione. Finora è stata una sorpresa per tutti, nessuno pensava a inizio conflitto che l’Ucraina potesse difendersi come ha fatto”.

DRAGHI: “DURATA DELLA GUERRA DIMOSTRA IL SUCCESSO SOSTEGNO A KIEV

“È molto difficile fare previsioni sulla durata della guerra. Ad inizio guerra davamo per scontato che l’Ucraina fosse invasa rapidamente e invece la durata della guerra manifesta il successo della difesa ucraina e il sostegno ricevuto da G7 e Nato”.

DRAGHI: “SERVE UN’INTESA IN TEMPI RAPIDI SULLO SBLOCCO DELL’EXPORT DEL GRANO”

“Il segretario generale dell’Onu ha spiegato che siamo ormai vicini al momento della verità per
capire se la Russia sottoscriverà l’accordo sul grano. La situazione deve essere sbloccata in tempi rapidi, occorre immagazzinare il nuovo raccolto”, dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa al G7. Non serve sminare i porti ucraini, “ci sono corridoi sicuri” dove far passare le navi cariche di grano e questo “fa risparmiare tempo”, aggiunge.

DRAGHI: “PREOCCUPAZIONE PERCHÉ IL PROGRESSO RUSSO C’È STATO

“Noi veniamo da giorni in cui il progresso della Russia è stato costante” sul campo di battaglia. “Il presidente Zelensky ha detto che dovrà partire un contrattacco e si è detto fiducioso che questo possa riuscire. Biden non ha espresso dei dubbi, però c’è della preoccupazione perché il progresso russo c’è stato”.

DRAGHI: “DAL VERTICE NATO MI ASPETTO UN AMPLIAMENTO CON SVEZIA E FINLANDIA”

“Dal vertice Nato ci aspettiamo la riaffermazione dell’unità e della fermezza del G7 e probabilmente un ampliamento della Nato con Svezia e Finlandia”, dichiara Draghi. “Le cose non sono andate come voleva Putin, ora l’Europa è più unita e la Nato è più grande”, aggiunge.

BANKITALIA, DRAGHI: “DIMISSIONI VISCO? NON SO NULLA, DECIDERA’ LUI

Ignazio Visco potrebbe dimettersi dalla Banca d’Italia? “Io non so assolutamente nulla, sarà il governatore a decidere quando vuole”, dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa al G7, rispondendo alle indiscrezioni su Palazzo Koch.

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