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Lavoratori dell’ex Ilva di Genova ancora in stato d’agitazione. Contestato il ministro Orlando

In prefettura si è tenuto l'incontro tra tra il ministro del Lavoro, gli enti locali e le rappresentanze sindacali. Assente la Fiom, che non ha voluto partecipare a un confronto considerato tardivo e visto più come una "passerella elettorale"

Pubblicato:28-06-2021 13:12
Ultimo aggiornamento:28-06-2021 14:51

orlando contestato ex ilva genova
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GENOVA – Prosegue lo stato di agitazione all’ex Ilva di Genova. La decisione è stata presa questa mattina dai lavoratori riuniti in assemblea, che hanno comunque confermato la volontà di tornare in fabbrica, in attesa di eventuali nuove forme di protesta se l’azienda dovesse inviare le prime lettere di messa in cassa integrazione ordinaria. Al momento, i metalmeccanici non hanno ricevuto nulla.

Intanto in Prefettura è in programma l’incontro tra il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, gli enti locali e le rappresentanze sindacali: non ci sarà la Fiom, che ieri sera ha annunciato di non voler partecipare a un incontro considerato tardivo e visto più come una “passerella elettorale”. Nel corso della mattinata, il ministro dovrebbe anche incontrare i lavoratori in fabbrica a Cornigliano.

ORLANDO: “L’AZIENDA NON HA ACCOLTO LA MIA RICHIESTA DI SOSPENSIONE DELLA CASSA”

Ho chiesto che si soprassedesse“, dalla richiesta di cassa integrazione ordinaria, “la risposta non è stata accolta. Siamo nell’ambito del galateo istituzionale: quando si passerà ad esaminare la congruità del provvedimento, cosa che il ministro può fare solo quando la cassa è stata attivata con le risorse proprie, vedremo se ci sono gli strumenti per contestare quella scelta”. Così il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, al termine del confronto in Prefettura a Genova con sindacati, enti locali e parlamentari liguri sulla vertenza ex Ilva.


tavolo ex ilva genova

“È evidente che tra le priorità della proprietà attuale non ci sia quella di far diminuire la tensione sociale. Ho cercato di intervenire e la cosa non ha avuto particolare successo: non mi sembrava utile aumentare la tensione. Non credo che dare la notizia pubblica avrebbe migliorato il clima”.

IL MINISTRO CONTESTATO DALLA FIOM: “VERGOGNA”

Contestazione per il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, al suo arrivo allo stabilimento ex Ilva di Cornigliano. Un gruppo di lavoratori della Fiom ha accolto il ministro gridandogli “vergogna” e “la rovina dell’Italia siete voi”. Ora è in corso un confronto tra Orlando e delegati sindacali nella saletta del consiglio di fabbrica.

IL PREFETTO: “DALL’AZIENDA NON C’È STATA CORRETTEZZA ISTITUZIONALE”

Mi auguro che il buonsenso prevalga e che, se correttezza istituzionale non c’è stata da parte dell’azienda nell’attesa della riunione dell’8 luglio, invece ci sia da parte sindacale la disponibilità ad aspettare, pur mantenendo l’attenzione“. Così il prefetto di Genova, Renato Franceschelli, al termine del confronto tra il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, sindacati, enti locali e parlamentari liguri sulla vertenza ex Ilva.

Il ministro oggi mi sembra sia stato molto chiaro sull’impegno del governo a presentare” nell’incontro dell’8 luglio “un piano industriale degno di questo nome e mi auguro che tutti abbiano questa predisposizione all’ascolto”.

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