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Bce: “In Italia e Spagna a rischio le riforme delle pensioni”

Il bollettino economico della Banca centrale europea

Pubblicato:28-06-2018 08:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:18
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ROMA – “La decelerazione della crescita osservata tra l’ultimo trimestre del 2017 e il primo trimestre del 2018 ha interessato la maggior parte dei paesi dell’area dell’euro. Tra i maggiori paesi dell’area, le uniche eccezioni sono rappresentate da Spagna e Italia, in cui i tassi di crescita sono rimasti sostanzialmente stabili tra i due trimestri”. “In alcuni paesi (ad esempio in Italia e in Spagna) il rischio che si compiano passi indietro rispetto alle riforme pensionistiche precedentemente adottate sembra elevato”. Cosi’ la Banca centrale europea nel suo bollettino economico.

BCE: CRESCITA EUROZONA RIMANE SOLIDA E GENERALIZZATA

“L’espansione economica nell’area dell’euro rimane solida e generalizzata nei diversi paesi e settori, sebbene i dati e gli indicatori recenti si siano mostrati più deboli rispetto alle attese”. Cosi’ la Banca centrale europea nel suo bollettino economico. Le proiezioni macroeconomiche per l’area dell’euro formulate dagli esperti dell’Eurosistema a giugno 2018 prevedono una crescita annua del PIL in termini reali pari al 2,1 per cento nel 2018, all’1,9 per cento nel 2019 e all’1,7 per cento nel 2020. Rispetto all’esercizio dello scorso marzo condotto dagli esperti della BCE, le prospettive per l’espansione del PIL in termini reali sono state riviste al ribasso per il 2018, mentre restano invariate per il 2019 e il 2020.

“AUMENTO SPREAD DOPO DETTAGLI CONTRATTO GOVERNO M5S-LEGA”

“Dopo aver evidenziato fluttuazioni relativamente moderate nella prima parte del periodo in esame, i differenziali dei titoli di Stato italiani sono considerevolmente aumentati dopo il 15 maggio, quando i mercati hanno conosciuto i dettagli contenuti nella proposta di programma avanzata dal nuovo governo”.


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