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“Lo devo finire”, e a Rimini 100 libri non tornano in biblioteca

Alla biblioteca comunale Gambalunga di Rimini ci sono 107 volumi in ritardo

Pubblicato:28-06-2017 13:57
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:28

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RIMINI – Grandi classici come “I dolori del giovane Werther” di Goethe, “Il giovane Holden” di Salinger e “Il diario di Anna Frank“. Ma anche tre guide di Budapest e “La vecchia Rimini in fotografia”. La biblioteca comunale Gambalunga di Rimini fa i conti dei ritardatari nella restituzione dei libri presi a prestito. In tutto 107. E’ quanto emerge dalle lettere di sollecito che la direzione ha inviato nei giorni scorsi come, una volta al mese, fa abitualmente attraverso il programma Sebina open library, per mail o per lettera a seconda della gravità del ritardo. Con la lettera arriva anche la multa che va, a seconda dei giorni, da due a 10 euro a volume. Il pubblico dei “ritardatari” si divide quasi equamente tra adulti, 56, e ragazzi, 51, con questi ultimi maggiormente propensi alla restituzione oltre al termine consentito.

I ritardi sono arrivati fino a un massimo di 159 giorni e sono le più disparate le ragioni che vengono addotte. La più gettonata è la dimenticanza, mentre con una certa frequenza si ripete il caso del trasloco e la successiva confusione con i propri libri. Così una persona ha restituito i volumi dopo cinque anni perché “li aveva in garage mischiati ai suoi”. Succede anche che dopo aver dato un esame all’Università, il testo viene lasciato a casa a Rimini e riconsegnato alla ripresa delle lezioni universitarie. Ad altri invece non importa del ritardo e magari pagano la sanzione senza fiatare. “Ma lo dovevo finire” è un altro dei motivi per la consegna in ritardo, come pure prenderne cinque alla volta senza riuscire a leggerli tutti in tempo utile. Altri vanno ad abitare in altre regioni o all’estero. Altri ancora li riportano ma dopo averli usati molto, magari sottolineandoli con evidenziatori e quant’altro. Anche in questo caso è prevista una sanzione.


Altri ancora, nonostante innumerevoli solleciti e telefonate, non li riportano più e per questo vengono esclusi dal prestito. In genere prima o poi la restituzione avviene. E comunque i numeri dei ritardatari sono tutto sommato accettabili rispetto agli oltre 53.000 prestiti annuali. Il capolavoro di Goethe batte tutte le classifiche del ritardo: il prestito è scaduto il 26 gennaio scorso nonostante tre solleciti e due lettere cartacee. Tre guide su Budapest sono attese dal 13 giugno, “Il giovane Holden” dal 23. Altri volumi da tempo in giro sono “Passione” di Curi, “Uno psicologo nei lager” di Frankl, “Simposio” di Platone, “La notte” di Wiesel, e “Un mese con Montalbano” di Camilleri.

di Cristiano Somaschini, giornalista

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