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Cure fuori da Valle d’Aosta ed endometriosi, il Consiglio approva due risoluzioni

Impegnano la Giunta ad attuare i contenuti di 2 proposte di legge tramite delibera

Pubblicato:28-05-2023 12:18
Ultimo aggiornamento:28-05-2023 12:18
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(DIRE – Notiziario Sanità e Politiche sociali) Aosta, 28 mag. – Da proposte di legge a delibere di giunta, per poter intervenire comunque e in poco tempo. Il Consiglio regionale della Valle d’Aosta ha approvato all’unanimità due risoluzioni proposte dalla Lega, da Forza Italia e dal consigliere Claudio Restano del gruppo misto. La prima riguarda la proposta di legge sugli interventi a sostegno delle persone che necessitano di assistenza sanitaria fuori dal territorio regionale e alle loro famiglie, presentata lo scorso dicembre dalla Lega e sottoscritta ance da Forza Italia, ma rimasta ferma in commissione. Il testo della risoluzione è una mediazione. Impegna la giunta regionale ad adottare, con una delibera, le disposizioni finalizzate a tutelare le persone che necessitano di assistenza sanitaria fuori dal territorio regionale e le loro famiglie, “con interventi concernenti contributi sia per le spese di viaggio sia per le spese di soggiorno” e a dare attuazione quanto più possibile ai contenuti del disegno di legge.

“La nostra proposta di legge- ha spiegato il capogruppo della Lega, Andrea Manfrin- prevede disposizioni dettagliate e di importanza primaria per sostenere queste persone e le loro famiglie che si spostano nei centri specializzati fuori Valle. Questi trasferimenti richiedono un dispendio di tempo, energie e denaro ed è necessario facilitare gli spostamenti dando attuazione immediata e concreta, almeno ad alcuni punti di questa proposta di legge, anche solo attraverso una delibera di giunta”. I punti che troveranno attuazione nella delibera di giunta riguardano la definizione delle prestazioni sanitarie e di diagnosi, cura e riabilitazione, gli esami strumentali fruiti nelle strutture sanitarie situate fuori dal territorio regionale ed accertati dal punto di vista clinico e sulla base di una valutazione medica oggettiva e dei contributi per le spese di viaggio, di soggiorno – pari a 30 euro al giorno – e le misure per il sostegno logistico, psicologico e burocratico, anche dei familiari, oltre alle modalità di erogazione e la disciplina degli anticipi.
“Abbiamo sostenuto questa risoluzione perché è la soluzione più veloce e la sola possibile per dare gambe a reali necessità del nostro territorio che altrimenti, tramite la proposta di legge, avrebbero rischiato di restare senza risposta”, ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Carlo Marzi. Che ha ringraziato la Lega per “aver sensibilizzato fortemente il Consiglio su questo tema anche attraverso la presentazione di una proposta di legge ferma in quinta commissione come anche per la proposta di legge sull’endometriosi”.

Un iter analogo ha infatti riguardato la proposta di legge per la tutela delle donne affetta da endometriosi. Sempre nella seduta di oggi, l’aula ha approvato all’unanimità una risoluzione che impegna il governo regionale ad approvare una delibera di giunta per dare attuazione ad alcuni articoli della proposta di legge ferma in commissione, depositata lo scorso settembre dalla Lega con l’appoggio di Forza Italia. Nel testo della risoluzione, si chiede, in particolare, il riconoscimento dell’apporto delle associazioni di volontariato che si occupano di endometriosi; l’organizzazione, da parte dell’assessorato della sanità, di campagne informative, anche in occasione della celebrazione della Giornata nazionale per la lotta all’endometriosi; la formazione e l’aggiornamento del personale medico, di assistenza e dei consultori familiari; l’istituzione presso l’Usl di un servizio di consulenza e sostegno psicologico per le pazienti affette da endometriosi; il riconoscimento del diritto all’esenzione dal costo delle terapie farmacologiche nonché l’esecuzione dei controlli sulle esenzioni riconosciute.


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