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Commissione d’inchiesta in Lombardia, Grimoldi (Lega): “Pd e M5s si meritano l’Emilia-Romagna”

Così il segretario lombardo della Lega Paolo Grimoldi, intervistato dalla 'Dire'

Pubblicato:28-05-2020 18:38
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:24
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MILANO – “Io auspico che non si facciano polemiche gratuite, se l’opposizione avesse fornito un nominativo non ci sarebbe stato nessun problema, invece tra Pd e M5s ci han fornito 5 nomi, e poi si lamentano. Forse i problemi non sono solo tra le forze di opposizione ma dentro le loro forze: il loro mi sembra piu’ un discorso di poltrone che non nel merito. Oggi abbiamo fatto partire la commissione, il presidente e’ dell’opposizione, e’ una donna… che lavorino”. Il segretario lombardo della Lega Paolo Grimoldi, intervistato dalla ‘Dire’, torna sulla seduta della commissione d’inchiesta sul covid a Palazzo Pirelli che, dopo aver visto l’ascesa del neopresidente Patrizia Baffi (IV), votata esclusivamente dalla maggioranza, ha scatenato le ire dei Pd e M5S, pronti a disertare i lavori della “commissione addomesticata”.

“La provincia in proporzione piu’ colpita d’Italia e’ stata Piacenza e l’Emilia-Romagna e’ una tra le regioni piu’ colpite del paese”, fa presente Grimoldi, evidenziando come “qualcuno” in Emilia abbia chiesto la commissione d’inchiesta, “ma la giunta ha risposto garbatamente di no”.


In Lombardia invece, dove “cerchiamo di essere piu’ democratici e inclusivi– evidenzia- abbiamo deciso di dar spazio all’opposizione facendo la commissione d’inchiesta che non ha ordinato il dottore e che nelle regioni amministrate dal Pd non hanno voluto fare”.

Non solo, ma “abbiamo deciso anche che a presiedere la commissione sia un membro dell’opposizione”. Poi, se il Pd “mi fornisce due candidati” e il M5S “ne fornisce tre”, e se poi “io faccio votare uno dell’opposizione a loro non va bene”, allora “che vincano le elezioni regionali e facciamo prima. Se preferiscono poi il sistema emiliano, applicheremo quel sistema“.

GRIMOLDI: “RIAPRIRE ALMENO REGIONI OMOGENEE”

I dati sono abbastanza positivi, certo che quando si muovono luoghi con milioni di abitanti non e’ facile e mi rendo conto che non sia una passeggiata. Dopodiche’ io auspico ci sia un’apertura almeno tra situazioni che siano omogenee dal punto di vista sanitario e che le situazioni omogenee da un punto di vista economico necessitino di un’attenzione in piu’ e di un impegno in piu’ per poter operare”. Lo dice il segretario lombardo del Carroccio, Paolo Grimoldi, che risponde, in una videointervista alla ‘Dire’ a una domanda sulle prossime aperture interregionali, su cui il governo dovrebbe decidere a breve.

Grimoldi poi commenta anche le affermazioni di alcuni governatori di regioni turistiche a basso, se non ad azzerato, contagio che chiedono patenti d’immunita’ per chi andra’ a far vacanza nei loro territori. “E’ ovvio che ogni realta’ territoriale cerchi di tutelarsi, questo e’ umano e lo comprendo”, ma la speranza per Grimoldi e’ che “si possa riaprire il piu’ possibile”, ma “non per fare un favore a chi vuole andare da Brescia a Verona o da Mantova a Reggio Emilia”, piuttosto “per l’economia e per dar la possibilita’ quest’estate ai nostri imprenditori del settore del turismo di aver i margini per operare“.

Il numero uno lombardo della Lega infilza poi l’esecutivo nazionale, reo a detta di Grimoldi di avere altre priorita’, come quella di mantenere le poltrone. “Al netto di questo trovo incredibile che oggi la priorita’ del governo sia l’election day a settembre col referendum, quando dovrebbe essere a pancia a terra per riaprire i confini con l’Austria, per sincerarsi che arrivino i soldi per la cassa integrazione e le risorse per il turismo, per rilanciare l’economia e dare speranza”.

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