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Calcio, l’annuncio di Spadafora: “Il campionato di Serie A riparte il 20 giugno”

La Coppa Italia riprenderà il 13 giugno, Conte condivide la scelta

Pubblicato:28-05-2020 17:56
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:24
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stadio calcio
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ROMA – “Il campionato di calcio riprendera’ il 20 giugno“. Lo dice il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, comunicando ai giornalisti sotto gli uffici di Largo Chigi di aver annunciato la decisione al premier Conte, che “l’ha condivisa”.

“La coppa Italia- aggiunge- potrebbe riprendere il 13 e il 17 giugno. Questa e’ la proposta, aspettiamo ora la Federazione”.

GIUSTO RIPARTA, NECESSITÀ QUARANTENA È IMPRESCINDIBILE

“L’Italia sta ripartendo ed e’ giusto che riparta anche il calcio. Oggi pomeriggio e’ arrivato l’ok del Comitato tecnico scientifico al protocollo proposto dalla Figc sulla ripartenza del campionato: il Cts ha confermato la necessita’ imprescindibile della quarantena fiduciaria nel caso in cui un calciatore dovesse risultare positivo” al coronavirus, “cosa che ovviamente non ci auguriamo”. Lo ha detto il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, dopo aver annunciato la ripartenza del campionato il 20 giugno.


DA FIGC ALTERNATIVE, PLAYOFF E CLASSIFICA CRISTALLIZZATA

“Ho chiesto alla Figc se avesse chiaro che, nel caso di un ritorno dell’emergenza sanitaria e di curve di contagio diverse da quelle attuali, si dovrebbe di nuovo sospendere: la Federcalcio mi ha assicurato che esiste sia un piano B, i playoff e i playout, sia un piano C, anche una cristallizzazione della classifica. Come questo poi si decidera’, non spetta a me come ministro, lo decidera’ la Figc in autonomia nel prossimo Consiglio federale il 4 giugno”. Lo ha detto il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, dopo aver annunciato la ripartenza del campionato il 20 giugno.

Dal Comitato tecnico scientifico “abbiamo avuto garanzie, e io ci tenevo particolarmente, sul percorso dei tamponi previsti per i calciatori: non deve in alcun modo ledere le necessita’ generali di tutti i cittadini e non deve avere vie preferenziali”, ha poi aggiunto il ministro.

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