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Europee, Renzi: “Pd ha perso 100mila voti… hanno votato D’Alema e Prodi”

L'ex segretario del Pd analizza il voto alle europee e attacca il Movimento 5 Stelle

Pubblicato:28-05-2019 16:21
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:20
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ROMA – “Io credo che possiamo parlare di un buon pareggio”, dice Matteo Renzi a proposito del risultato delle europee.

“Siamo arrivati secondi nel 2019 cosi’ come siamo arrivati secondi nel 2018- aggiunge- si sono invertiti il primo e il terzo, la medaglia d’oro e la medaglia di bronzo. Ma il punto fondamentale e’ che il Pd ha perso in valori assoluti circa 100 mila voti ma ha guadagnato 4 punti percentuali. E questo era abbastanza normale, visto che hanno votato Pd i D’Alema, Bersani ma anche persone che avevano votato altri partiti come Prodi che nel 2018 aveva votato ad esempio un partito che si chiama ‘Insieme'”.

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RENZI: DI MAIO NON MOLLA, SE NO M5S DEVONO CHIEDERE REDDITO CITTADINANZA

“O questi spaccano tutto e vanno a elezioni o accettano quella che possiamo chiamare ‘l’agenda Salvini’ e devono dire si’ alla Tav, devono abbassare i toni sugli scontri di queste ore, come sul viceministro alle infrastrutture…”. Lo dice il senatore del Pd Matteo Renzi a proposito del comportamento del M5s nelle prossime ore.

“Questo vorrebbe dire- aggiunge- che una parte significativa del gruppo M5s domani mattina presenta domanda di reddito di cittadinanza all’Inps, perche’ molti di questi non sanno che fare nella vita”, osserva Renzi.

“Oppure- spiega- si tengono stretti la poltrona. Se dovessi scommettere 50 centesimi e’ piu’ facile che Di Maio non molli la poltrona di ministro, e cosi’ anche gli altri, che si tengano abbarbicati”.

RENZI: MIA TATTICA DEL POP CORN DIMOSTRA INCONSISTENZA M5S

“Quella che spregiativamente veniva chiamata ‘la tattica del pop corn’ oggi da’ una nuova chance al Pd. E dimostra l’inconsistenza del M5s”, dice Matteo Renzi a proposito del tentativo di accordo tra M5s e Pd.

“Non ci devono dire ‘grazie’ basta che non ci provino piu’. Perche’ vecchi e anche nuovi notabili del nostro partito per mezza poltrona da presidente della camera o da sottosegretario correrebbero a fare l’accordo con il M5s”, aggiunge il senatore dem.

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