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Lettera Ue e spread, Fortuna: “Bene le parole di Moscovici”

Intervista a Fabio Fortuna, economista e rettore dell’Università Niccolò Cusano

Pubblicato:28-05-2019 13:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:20
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ROMA – “La dichiarazione di Moscovici è prudente e anche appropriata in un momento così difficile per l’Italia”. Lo ha detto Fabio Fortuna, economista e rettore dell’Università Niccolò Cusano, ai microfoni di Radio Cusano Campus, parlando della lettera della Commissione Ue e delle dichiarazioni di Moscovici (“Non prediligo sanzioni all’Italia”). “Moscovici ha detto con estrema chiarezza che ci sarà uno scambio di vedute con il governo italiano- ha aggiunto- ma che non ci saranno sanzioni, e questo è fondamentale. Il tema delle sanzioni in questi casi è molto delicato, per tanti motivi. Imporre sanzioni a Paesi che già sono in difficoltà peggiora la situazione e quindi bisogna avere la massima cautela. Speriamo che questa lettera della Commissione Ue abbia dei toni pacati e ci inviti ad una riflessione su come fronteggiare i problemi presenti nella nostra economia e che non si parli di sanzioni, perché esse costituirebbero un ulteriore elemento di preoccupazione per il nostro governo”.

Sull’impennata dello spread

“Lo spread ha assunto una rilevanza notevole perché misura la situazione, i rischi e le incertezze che sono presenti. In questi primi giorni post-elettorali ci sono tante incertezze. Bene ha fatto Moscovici ad essere rassicurante, raffreddando un po’ la situazione. Il livello dello spread è sempre molto alto, ma speriamo che la dialettica con l’Ue non contribuisca ad aumentarne il livello. E’ importante non superare i 300 perché quella è una soglia psicologica importante” ha concluso Fortuna.


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