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Governo, Confindustria: “Lettera Ue su debito? Italia stia attenta”

"Governo spinga su commissario strategico"

Pubblicato:28-05-2019 10:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:20
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ROMA – “Più che da preoccuparsi c’è da stare attenti ed è quello che stiamo dicendo da tempo. Noi abbiamo un debito pubblico che è una questione tutta italiana. Siamo critici su eventuali sforamenti del 3% per spesa ordinaria e non per investimenti pubblici”. Commentando l’imminente lettera dell’Unione europea sull’eccessivo debito italiano, lo dice questa mattina Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, parlando oggi con i giornalisti a margine dell’evento organizzato da Assolombarda e dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) a Milano. Per Boccia “evidentemente è arrivato il momento, dopo la campagna elettorale, di affrontare la questione della prossima manovra che non sarà semplice e poi cogliere l’occasione anche per costruire un piano a medio termine dove lavoro e crescita sono i fondamentali del Paese”.

CONFINDUSTRIA: GOVERNO SPINGA PER UN COMMISSARIO STRATEGICO

Per l’Italia “la priorità per il momento è avere un commissario europeo di primo livello, quello che abbiamo già indicato in occasione della nostra assemblea: un commissario all’industria, al commercio, al mercato interno e alla concorrenza, sono strategici per l’Italia” spiega il presidente di Confindustria, parlando oggi con i giornalisti a margine dell’evento organizzato da Assolombarda e dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) a Milano. Per Boccia è auspicabile anche “avere dei direttori di linea italiani anch’essi di primo livello, perché, se vogliamo il ruolo da protagonisti, è evidente che ci deve essere una compatibilità tra strategie e strutture”. Poi, continua, il presidente di Confindustria, ” servono relazioni tra governi” e, conclude, “speriamo che il nostro governo spinga molto per avere un commissario di livello, considerato che siamo la seconda manifattura d’Europa”.

CONFINDUSTRIA: LEGA-M5S SI ACCORDINO SU PROSSIMA MANOVRA

“La manovra si fa a settembre ed è chiaro che non ci sono grandi margini, e, proprio per questo, occorre che i due partiti si chiariscano al loro interno e definiscano le priorità future del Paese”. “Per noi- continua Boccia- sono chiare: è necessario coniugare le ragioni del consenso con quello dello sviluppo e bisogna cominciare a puntare sulla crescita perché quella ‘leggera’ che abbiamo come Paese, non fa altro che darci problemi, perché incrementa il deficit e il debito pubblico”. Flat tax e infrastrutture sono i due temi su cui puntare? “Le infrastrutture sono sicuramente una strada importante- risponde Boccia ai cronisti- la flat tax va approfondita. Siamo da tempo a chiedere una tassazione più leggera sui fattori di produzione. Le infrastrutture per noi sono un’idea di società che include e non esclude, e collegano territori al centro, oltre a essere elementi di inclusione della società italiana”.


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