“Fate costituire i vostri figli”: l’appello del papà di Andrea, ucciso nella sparatoria a Monreale

"Sia data giustizia ai tre ragazzi o me la farò da solo"

Pubblicato:28-04-2025 15:23
Ultimo aggiornamento:28-04-2025 17:42
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di Salvo Cataldo e Redazione

PALERMO – Un gesto per rendere giustizia a suo figlio, al nipote e al loro amico: lo chiede un padre schiacciato dal dolore della perdita ad altri genitori come lui, ma di chi ha sparato nel corso del far west di Monreale, nella notte tra sabato e domenica scorsi.

“Voglio chiedere ai genitori di chi ha ammazzato come un cane tre ragazzi con una vita davanti: convincete i vostri figli e i loro complici a costituirsi. Mi hanno tolto un figlio e un nipote, non rivedrò più i loro sorrisi per colpa anche vostra che non siete riusciti a educarli. Ora vi chiedo un gesto per rendere giustizia ad Andrea, Salvatore e Massimo”. A parlare è Giacomo Miceli, padre di Andrea, una delle tre vittime della sparatoria di Monreale, in provincia di Palermo.
“Andrea ha preso la sua ragazza e l’ha portata al sicuro, poi è tornato a salvare suo cugino Salvatore dalla ferocia di quel branco – dice l’uomo a ‘Repubblica Palermo’ -. Sono stati uccisi mentre tentavano di aiutarsi a vicenda. Erano così i nostri ragazzi, così li abbiamo educati”.
Il gruppo che ha dato vita alla sparatoria è arrivato a Monreale sabato sera dal quartiere Zen di Palermo. “Non sono tutti delinquenti allo Zen, ma se molti vengono da lì forse un problema c’è – dice -. Le morti di mio figlio, di mio nipote e del loro amico sono anche colpa di uno Stato che non ha mai voluto risolvere il problema delle periferie abbandonate da decenni”.

“O VERRÀ FATTA GIUSTIZIA O ME LA FARÒ DA SOLO”

Ancora più duro è Giacomo davanti la telecamera di Corriere.it dove la richiesta di giustizia diventa uno sfogo amaro, disilluso, arrabbiato. Davanti alla camera mortuaria dell’ospedale Civico di Palermo, dove continua a vegliare la salma del figlio, rilascia parole dolorose: “Chiedo giustizia per mio figlio. La pretendo da questo Stato. Per lui e per gli altri ragazzi morti. La mia vita è finita ieri. O verrà fatta giustizia – conclude- o me la farò io da solo”.

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