(Foto dal profilo Facebook di Mino Raiola)
ROMA – “Sono indignato dalle telefonate di pseudo giornalisti che speculano sulla vita di un uomo che sta combattendo”. A scrivere così, su Twitter, è Alberto Zangrillo, primario di Anestesia e Rianimazione del San Raffaele di Milano, dove oggi è stato ricoverato il procuratore sportivo Mino Raiola.
Ecco cosa è successo: per colpa di un corto circuito informativo, nella tarda mattinata di oggi si era diffusa la notizia che Mino Raiola era morto. Poi il dietrofront. A fermare il tam tam della notizia (già ribattuta da agenzie e siti di informazione) è stato appunto Zangrillo, con un tweet alle 14.44.
Su Twitter, poi, arriva anche il commento del profilo ufficiale di Raiola, dopo che si era diffusa la notizia della sua morte: “Stato di salute attuale per chi se lo chiede: incazzato. È la seconda volta in quattro mesi che mi uccidono. Sembra che sia anche in grado di resuscitare”.
Current health status for the ones wondering: pissed off second time in 4 months they kill me. Seem also able to ressuscitate.
— Mino Raiola (@MinoRaiola) April 28, 2022
Smentisce anche il braccio destro José Fortes Rodriguez, pur confermando la gravità del suo stato di salute: “Sta molto male, è in una brutta situazione ma non è morto”.
Raiola, 54 anni, è stato protagonista di alcune delle più importanti operazioni di calciomercato degli ultimi 15 anni. A gennaio la Bild aveva diffuso la notizia di un suo ricovero d’urgenza, poi le sue condizioni erano rimaste riservate.
Tra i suoi assistiti, nomi di spicco quali Gianluigi Donnarumma, Paul Pogba, Zlatan Ibrahimovic, Matthijs De Ligt ed Erling Haaland.
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