NEWS:

Toti alla guerra delle mascherine: “A 50 centesimi? Così le aziende falliscono”

Secondo il governatore della Liguria i costi devono essere più alti "oppure restiamo schiavi dell'Oriente che le produce"

Pubblicato:28-04-2020 09:17
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:13

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

GENOVA – “Se vogliamo produrre mascherine in Italia, occorre investire e sapere che i costi di produzione da noi sono più alti che in Cina. Se vogliamo continuare a essere schiavi di Cina, Vietnam e di chi altro le produce con i più bassi costi di manodopera del globo, è un’altra scelta. Ma la politica deve scegliere, se no qui scelgono solo gli epidemiologi”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a “Mattino 5” su Canale 5.

LEGGI ANCHE: Bonaccini: “Mascherine obbligatorie anche all’aperto. E anticipare su riaperture fase 2”

“Quella delle mascherine è stata una delle più grandi crisi di questa emergenza- prosegue il governatore- tutti le abbiamo cercate in giro, il governo non è stato in grado di rifornire le Regioni secondo le loro esigenze. Già il 15 marzo si parlava di obbligo per i lavoratori ma le mascherine non c’erano”.


LEGGI ANCHE: Coronavirus, fase 2 con mascherine per bimbi in Campania

Poi, c’è il tema dei prezzi calmierati. “Il governo ha parlato di 50 centesimi- afferma Toti- ma le mascherine sono ancora difficili da trovare e ai produttori e farmacisti costano di più. Molti produttori rischiano di fallire: nell’emergenza, molte aziende si sono riconvertite ma non hanno ancora le autorizzazioni a produrre”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it