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La polizia di Nashville pubblica il video dell’assalto di Audrey Hale alla scuola Covenant

Nell'attacco all'istituto privato sono morti tre bambini e tre adulti, oltre al killer nello scontro a fuoco con gli agenti

Pubblicato:28-03-2023 14:01
Ultimo aggiornamento:28-03-2023 18:13
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ROMA – Diverse armi da fuoco – tra cui due fucili – sono state trovate dalla polizia di Nashville, nel Tennessee, nell’abitazione di Audrey Elizabeth Hale, la 28enne (ma sui suoi profili social aveva annunciato di essere transgender e di identificarsi con il genere maschile) accusata della sparatoria in una scuola locale in cui hanno perso la vita sei persone, tre adulti e tre bambini di nove anni. Anche Hale è rimasta uccisa nello scontro a fuoco con la polizia.

IL VIDEO DELLA STRAGE DI NASHVILLE

In un filmato delle telecamere di videosorveglianza diffuso sempre dalle forze dell’ordine è possibile vedere Audrey Hale mentre entra nell’edificio, pochi minuti prima della strage, con indosso un giubbotto antiproiettile e un fucile d’assalto al braccio. La chiamata agli agenti sarebbe arrivata intorno alle 10.13 di ieri ora locale. Hale, stando a una prima ricostruzione degli inquirenti, era una ex studente della scuola e potrebbe aver agito per vendicare un torto subito in passato.

LA COVENANT SCHOOL DI NASHVILLE

Oltre alle armi aveva con sé le mappe dell’edificio, con i punti di ingresso e uscita. Non appena sono arrivati gli agenti, avrebbe aperto il fuoco contro di loro, che hanno a loro volta sparato, uccidendola. La Covenant School, una scuola privata affiliata alla vicina chiesa di rito presbiteriano, accoglie bambini dai tre agli undici anni. Ieri, subito dopo l’incidente, la direzione dell’istituto ha diffuso un comunicato in cui ha affermato: “La nostra comunità ha il cuore spezzato. Siamo in lutto per una perdita terribile e siamo scioccati per il terrore che ha distrutto la nostra scuola e la nostra chiesa”.

L’APPELLO: “BASTA SEGUIRE LE SPARATORIE DI MASSA”

Mentre i genitori della 28enne hanno chiesto di rispettare il “momento estremamente difficile” che stanno attraversando, la comunità si è riunita per osservare una veglia di commemorazione per le vittime. In giornata hanno fatto però il giro del mondo le dichiarazioni di una donna che, durante la conferenza stampa dei cronisti, è intervenuta per dire: “Voi giornalisti non vi siete ancora stancati di seguire sparatorie di massa come questa?”.

Quindi la donna ha raccontato che con suo figlio “siamo sopravvissuti a una sparatoria nel luglio scorso, Siamo qui nel Tennessee in vacanza, ospiti di mia cognata. Nei mesi scorsi ho incontrato oltre un centinaio di deputati a Washignton Dc per chiedere una legge contro le armi e per chiedergli come sia possibile che i nostri bambini vengano uccisi. Com’è possibile – ha incalzato ancora la donna – che i nostri figli muoiano ancora in questo modo?”.

LE ARMI NEGLI STATI UNITI

Negli Stati Uniti è annoso il dibattito sulla facilità di accesso alle armi per i cittadini e le conseguenti violenze sulla popolazione. Solo in questi primi tre mesi del 2023 si sono contate 130 sparatorie, stando ai dati dell’osservatorio indipendente Gun Violence Archive, secondo cui il fenomeno negli ultimi anni è in crescita: l’anno record è il 2021 con 690 incidenti, seguito dal 2022 con 647. Nel 2014 sono stati 273.

Secondo il Centro americano per il controllo delle malattie (Cdc), nel 2021 ben 48.830 persone hanno perso la vita nel Paese a causa di ferite da arma da fuoco. Sebbene le sparatorie di massa attirino maggiormente l’attenzione dei media, il report evidenzia che la maggior parte delle vittime sono casi di suicidi: 24.292 contro 19.384 omicidi.

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