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A Trieste torna l’invasione delle maxi meduse

A favorire la presenza di un numero elevato di esemplari ci sono alcune condizioni meteo, l'assenza di vento e le temperature miti, che attirano le meduse verso la superficie, in cerca di cibo

Pubblicato:28-03-2022 12:31
Ultimo aggiornamento:28-03-2022 12:34
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Di Micol Brusaferro

TRIESTE – Alcuni esemplari finiscono spiaggiati, con una lunga serie di ammassi gelatinosi sulle rive, ma la maggior parte nuota nel golfo e sotto costa, in gran quantità. A Trieste si ripresenta il fenomeno della proliferazione delle Rhizostoma pulmo, maxi meduse che ormai da qualche anno, in alcuni periodi, sono particolarmente numerose, come accade in questi giorni. I cosiddetti polmoni di mare si notano in superficie e hanno diverse dimensioni.

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Dopo le maxi meduse la micro alga. E il golfo di Trieste diventa arancione

Molte finiscono nei porticcioli, tra le imbarcazioni, altre si accumulano sulle spiagge della provincia, come successo a Muggia e Sistiana. A favorire la presenza di un numero elevato di esemplari ci sono alcune condizioni meteo, l’assenza di vento e le temperature miti, che attirano le meduse verso la superficie, in cerca di cibo.

A Trieste, per vigilare sul fenomeno, resta sempre attiva un’app, realizzata dall’Ogs, l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale. Si tratta di avvistAPP, applicazione gratuita nata in realtà, inizialmente, per aiutare i ricercatori a studiare una specie aliena nuova per l’Adriatico: la noce di mare Mnemiopsis leidyi, e diventata poi utile per segnalare anche la presenza di meduse, delfini e tartarughe nel golfo. Basta scattare una foto dell’animale e inviarla.

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