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Basket, parla la moglie di Alessio ‘Koeman’ Allegri: “Continua ad insegnarci”

"Con l'associazione promuoviamo lo sport ed evitiamo altre tragedie"

Pubblicato:28-03-2022 11:33
Ultimo aggiornamento:28-03-2022 14:27
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MILANO – Alessio Allegri era vita, e questo vuol donare anche dopo la fine della propria. Già, perché il ragazzo di 37 anni scomparso in un attimo il 15 dicembre di tre anni fa per una patologia cardiaca di origine genetica mai diagnosticata non era solo una stella della pallacanestro, ma anche e soprattutto un maestro di sport. E di vita, appunto.

Come spiega la moglie Claudia Gabellone, due sono gli obiettivi principali di vita della associazione che porta lo stesso nome (con tanto di soprannome ‘Alessio Koeman Allegri’) dello sfortunato atleta. “Vogliamo continuare i progetti di vita di Alessio, che era un malato di sport maestro di scuola elementare, di educazione motoria, istruttore di minibasket, quindi per lui la crescita dei bambini a livello sportivo era proprio fondamentale perché ha dedicato tutta la vita a questo”.

Come secondo obiettivo, non meno importante, è quello di intervenire “sulla ricerca delle patologie genetiche cardiache“. E in questo senso, come spiega Claudia, è stato “fondamentale l’incontro con la professoressa Silvia Priori, direttore reparto cardiologia molecolare dell’ICS Maugeri di Pavia”, che “ci ha illuminato su quello che poteva fare la nostra associazione”. Un sodalizio nato spontaneamente: “Abbiamo condiviso con lei fin dal primo momento l’idea di fondare questa associazione e da lì è nato questo primo progetto”, ma soprattutto “ci ha spiegato quanto sia importante far conoscere queste patologie per poter intervenire in maniera precoce”, dal momento che sulla questione più conoscenze si hanno e meglio è per tutti. 


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