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Lega e M5S litigano pure sul corpo delle donne

Condividi su facebook Condividi su twitter Condividi su whatsapp Condividi su email Condividi su print Man mano che ci si avvicina alle elezioni europee cresce

Pubblicato:28-03-2019 15:11
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:17

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Man mano che ci si avvicina alle elezioni europee cresce il clima di scontro tra Lega e M5S, alleati di Governo. Il M5S, comunque, ha già cambiato strategia, usando toni più aggressivi e distinguo nei confronti della Lega, accusata non solo di mettere in ombra l’alleato ma di inserire ‘polpette’ avvelenate nei provvedimenti che man mano arrivano al voto. Si è visto anche oggi, nell’aula di Montecitorio, dove si sta votando la legge contro la violenza sulle donne che inasprisce le pene e prevede una serie di misure di difesa anche per chi a scopo ricattatorio o vendetta mette in rete immagini intime (cosiddetto revenge porn).

Lega e M5S, in un primo momento, hanno fatto blocco contro un emendamento presentato dalle opposizioni di sinistra per inasprire le pene contro il revenge porn, per dimostrare che l’alleanza di Governo tiene e si approva da sola le sue leggi. Ma non era quello il punto del contendere. La Lega, zitta zitta, ha presentato un emendamento che introduce la castrazione chimica per i violentatori. Una misura che il M5S non vuole e che, se venisse messa ai voti, potrebbe mettere in crisi l’alleanza.

Per questo è subito partita la trattativa con gli alleati, per convincerli a ritirare la castrazione e trovare un accordo sul revenge porn. Ma siamo in campagna elettorale, e la castrazione chimica è da sempre un cavallo di battaglia della Lega. E sul corpo delle donne infuria la battaglia dei sovranisti.


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