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Maltrattamenti su minori, Sip: “Incidenza di 9 per 1.000 è solo la punta dell’iceberg”

Violenza assistita, Sip: "Crea danni psicologici e fisici"

Pubblicato:28-03-2018 14:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:41

violenza minore
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ROMA – Tre maestre a Pomezia finite ai domiciliari con l’accusa di reiterati atti di violenza fisica, morale e psicologica nei confronti di bambini  di eta’ compresa tra i 3 ed i 5 anni. Un padre morto suicida dopo che sua figlia di 14 anni aveva raccontato le molestie subite da lui in un tema a scuola. Per arrivare al maestro 25enne di una scuola materna arrestato per aver molestato e abusato sessualmente di una decina le bimbe di età compresa tra i 3 e i 5 anni. Sono solo alcuni dei casi emersi negli ultimi mesi che hanno come protagonista minori vittime di abusi e violenze, fenomeni che non sembrano voler arrestarsi.

“La percentuale dei bambini che subiscono maltrattamenti e abusi in Italia è praticamente la stessa, come in tutto il mondo. Sono circa 9 per 1.000, ma sono solo la punita dell’iceberg di un problema molto più radicato in tutte le società. È un numero sicuramente maggiore“. Lo afferma Pietro Ferrara, docente di Pediatria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e del Campus Bio-Medico, e referente della Società italiana di pediatria (Sip) per abusi e maltrattamenti, intervistato dalla Dire.

LE TIPOLOGIE DI MALTRATTAMENTI E ABUSI PIÙ DIFFUSE

“Solo in maniera didattica dividiamo i maltrattamenti in abuso sessuale, maltrattamento fisico e patologia delle cure in senso lato- spiega Ferrara- quindi in abuso emozionale, abuso psicologico e così via. Di queste forme sicuramente le ultime, cioè le patologie delle cure, sono in assoluto le più diffuse e rappresentando circa l’80% delle varie forme di maltrattamento. Un restante 10-15% è rappresentato dai maltrattamenti fisici e il resto dagli abusi sessuali”.


I SEGNALI DEL DISAGIO NEL BAMBINO

“I segnali spesso sono evidenti- rassicura il pediatra- ma molte volte sono sfumati, quindi bisogna saperli interpretare e decodificare per capire che in quel bambino c’è qualcosa che non va. Tutto quello che insorge in maniera improvvisa, come cambi di umore, cambi di carattere, aggressività, atteggiamenti autolesionistici, perdita di controlli già precedentemente acquisiti, come il riprendere a bagnare il letto o il riperdere le feci- conclude Ferrara- sono tutti segnali che devono essere attenzionati”.

VIOLENZA ASSISTITA, SIP: “CREA DANNI PSICOLOGICI E FISICI”

“Tutte le forme di violenza assistita – femminicidi, comportamenti estremi, conflittualità eccessive tra i genitori – determinano nei bambini non solo dei problemi di tipo psicologico e comportamentale, ma anche dei veri e propri danni fisici sull’organismo che a distanza di tempo vengono fuori”, prosegue Pietro Ferrara, docente di Pediatria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e del Campus Bio-Medico, e referente della Società italiana di pediatria (Sip) per abusi e maltrattamenti, intervistato dalla Dire. Quando si ravvede “la necessità di un disagio e, quindi, la necessità di un aiuto da dare ai bambini, questi vanno aiutati a qualsiasi età utilizzando il loro linguaggio. Sicuramente- aggiunge il professore- in qualsiasi momento il supporto di una persona competente è utile”. La formazione dei pediatri ad intercettare precocemente segnali di abuso e maltrattamenti “è fondamentale. Purtroppo si fa ancora troppa poca informazione e formazione sull’argomento. Su tanti libri, anche nei testi recenti, non se ne parla o il problema viene trattato in maniera superficiale. La necessità di fare corsi, promuovere incontri e confrontarsi su un argomento scomodo, e soprattutto di confrontarsi su un argomento che ormai è di attualità- conclude- è diventato fondamentale”.

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