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Le Pubbliche Amministrazioni Centrali possono accedere ad una nuova opportunità per accelerare e perfezionare la migrazione in cloud dei propri dati e servizi, a partire da quelli critici e strategici, verso l’infrastruttura ad alta affidabilità di Polo Strategico Nazionale, grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri ha reso infatti disponibile un nuovo Avviso pubblico da 300 milioni di euro dedicato ad una platea di amministrazioni centrali che intendono iniziare il percorso verso il Psn oppure per perfezionare la migrazione avviata nei mesi precedenti, integrando quindi i loro piani con ulteriori servizi rispetto a quelli già finanziati. “Si sta compiendo un cambio di passo nella gestione dei dati sensibili degli italiani, ampliando anche l’offerta di servizi pubblici a cittadini e imprese”, ha commentato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica Alessio Butti.
Pannelli fotovoltaici pieghevoli e ultraleggeri, una tuta tecnologica per prevenire gli infortuni degli atleti, packaging biodegradabile dagli scarti del pesce, prese robotiche per la manutenzione dei satelliti in orbita, droni per spegnere tempestivamente gli incendi, serre in grado di adattarsi alla crescita delle piante da applicare al settore marittimo. Sono i sei progetti – promossi da imprese innovative italiane – che hanno ottenuto il finanziamento di Esa Spark Funding, un fondo messo a disposizione dall’Agenzia Spaziale Europea in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana per finanziare studi di fattibilità e progetti dimostrativi per testare nuove soluzioni tecnologiche, promuovendo il trasferimento tecnologico tra lo spazio e i settori non spaziali, e viceversa. A gestire il fondo, lanciato per la prima volta in Italia nel 2024 con una dotazione di 1,35 milioni di euro è Stam, azienda tecnologica con base a Genova e sedi a Roma, Bari, Cagliari e Padova. “Lavoreremo fianco a fianco con queste imprese per accompagnarle nello sviluppo di nuovi prodotti e modelli di business”, ha detto il direttore esecutivo di Stam, Stefano Carosio.
Enea, in collaborazione con alcuni enti di ricerca europei, ha sviluppato un innovativo sistema laser che, per la prima volta al mondo, ha consentito di studiare la composizione chimica delle pareti interne del Joint European Torus, uno dei più grandi reattori sperimentali a fusione nucleare mai costruiti. Nello specifico, il team di ricerca ha dimostrato la fattibilità di una tecnica – denominata Libs – per il monitoraggio a distanza e in tempo reale dei componenti esposti al plasma, senza rimuoverli o manipolarli per essere analizzati. La tecnica adottata permette di effettuare un’analisi qualitativa e quantitativa delle pareti interne di un reattore, rilevando anche la presenza di idrogeno e dei suoi isotopi, deuterio e trizio, il combustibile del reattore.
L’Istituto nazionale di statistica ha aderito al Consorzio interuniversitario Cineca per accedere alle risorse di uno dei centri di calcolo più avanzati al mondo, con la possibilità di utilizzare infrastrutture come il supercomputer Leonardo, i servizi avanzati e tutto il know-how messo a disposizione degli enti consorziati. L’adesione sarà soprattutto un’occasione per sviluppare progetti di ricerca ancora più avanzati: queste tecnologie hanno infatti un impatto significativo su molte aree, compresa la statistica ufficiale, fornendo la potenza di calcolo necessaria per elaborare grandi quantità di dati e risolvere problemi complessi attraverso l’uso di supercomputer e cluster di computer ad alte prestazioni, e poi offrendo algoritmi avanzati che permettono di efficientare, innovare e ottimizzare analisi e visualizzazione di grandi quantità di dati e costruzione di modelli predittivi.
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