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Saviano: “A Crotone tragedia inevitabile? Dal Governo menzogne, le Ong sono state bloccate”

"I nostri ministri devono avere la assurda convinzione che se salvi vite incentivi le partenze"

Pubblicato:28-02-2023 15:24
Ultimo aggiornamento:28-02-2023 19:02

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ROMA –  “Attenzione alle menzogne che questo governo diffonde sulla strage di Crotone. Ha inventato una versione dei fatti totalmente falsa ripresa da alcuni addetti ai lavori che si prestano a queste strumentalizzazioni”. Lo scrive su facebook Roberto Saviano.

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“Dicono- aggiunge- che la tragedia fosse inevitabile perché in quel tratto di mare le Ong non sarebbero comunque state presenti. Falso! Le Ong sono state bloccate. Non sapremo mai cosa sarebbe accaduto se invece fossero state considerate per quello che sono: ambulanze del mare”.


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E prosegue: “I fatti. Nel 2022 lungo la rotta ionica sono arrivate 18mila persone. Le Ong operano di solito nel Mediterraneo centrale, dove le persone in mare sono di più. Ma se ci fosse stata una nave di soccorso, civile o militare, si sarebbe evitata la strage. Alle 22.30, il giorno prima del naufragio, un aereo Frontex segnala la presenza di una barca in pericolo a 40 miglia, in zona SAR italiana. Altezza onda media 2.5 metri e condizioni meteomarine in peggioramento. Esce solo la Guardia di Finanza, che torna indietro. La GdF decide di aspettare a terra. Nel comunicato stampa parla di ‘un’imbarcazione presumibilmente coinvolta nel traffico di migranti’. Si tratta di una imbarcazione in pericolo su cui ci sono persone, ma quel che interessa sottolineare è il ‘traffico di migranti’ non ‘persone in pericolo di vita’”.

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Saviano continua il racconto: “Il naufragio avviene a 100 metri dalla costa, non in mare aperto. Se la barca è giunta fino a 100 metri dalla costa, significa che quel tratto di mare era affrontabile: questo è essere razionali. Una imbarcazione commerciale o turistica sarebbe stata soccorsa e non abbandonata in mare a dimostrazione che alcune vite per qualcuno valgono meno di niente”. “Il nostro governo- dice- tratta queste operazioni come ‘contrasto all’immigrazione clandestina‘ e non come ‘operazioni di salvataggio’. La sensazione, direi quasi la certezza è che per questo governo il soccorso in mare sia esso stesso un pull factor. Ve lo spiego meglio: i nostri ministri devono avere la assurda convinzione che se salvi vite incentivi le partenze. Non assecondate la narrazione di questo governo che ha deciso, mostrando di non avere alcun rispetto per la vita umana, che la vita si può sacrificare sull’altare della propaganda”.

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