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Tg Sanità, edizione del 28 febbraio 2022

Si parla di curva Covid e restrizioni, Ucraina e vaccini

Pubblicato:28-02-2022 16:03
Ultimo aggiornamento:28-02-2022 17:48

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COVID. RT SCESO A 0,73 E CALA ANCORA INCIDENZA SETTIMANALE

“Nel periodo compreso tra il 2 febbraio e il 15 febbraio, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,73, in diminuzione rispetto alla settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica”. È quanto emerso dall’ultimo monitoraggio settimanale della Cabina di regia dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute sul Covid-19. Prosegue la discesa dell’incidenza settimanale a livello nazionale: 552 casi ogni 100mila abitanti, contro i 672 ogni 100mila dell’ultima rilevazione. In calo anche il tasso di occupazione delle terapie intensive, che si attesta all’8,4%, contro il 10,4% registrato al 17 febbraio.

COVID. SPERANZA: VERSO APERTURE MA CON INTELLIGENTE GRADUALITÀ

“Serve ottimismo ma anche intelligente gradualità, perché usciamo da una fase di emergenza ma questo non significa che il virus scompare”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo la settimana scorsa a Roma alla celebrazione del Centenario della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. “Ora che la curva pandemica sta piegando, con gradualità stiamo andando verso una fase ancora più aperta- ha proseguito- non confermeremo lo stato di emergenza dopo il 31 marzo e valuteremo gradualmente come adeguare tutte le altre modalità precauzionali che ci sono alla fase nuova”.

COVID. RASI: NON È STATO SCONFITTO, È TREGUA TEMPORANEA

Secondo Guido Rasi, consulente del commissario straordinario per l’emergenza Covid Figliuolo, il Covid “non è stato sconfitto” ma quella a cui stiamo assistendo è solo una “tregua temporanea”. Il Green pass, intanto, che ormai ha perso la sua funzione di salute pubblica, continua però ad essere un importante “stimolo” alla vaccinazione, perché se è vero che adesso la situazione dei contagi in Italia è “molto buona”, dall’altro lato negli ospedali “ogni letto occupato indebitamente per il Covid è un delitto”. Sul versante vaccino, l’ex direttore esecutivo dell’Ema (Agenzia europea per i Medicinali), oggi docente di Microbiologia all’Università Tor Vergata di Roma, non ha dubbi che renderlo obbligatorio per tutti “sarebbe stato più semplice e onesto”, così come ritiene sia stata “senz’altro tardiva” la misura introdotta per gli over 50. Di questo il professor Guido Rasi ne ha parlato nel corso di una intervista video rilasciata alla Dire.


COVID. REZZA: CURVA CALA, MA TASSO INCIDENZA RELATIVAMENTE ALTO

“La trasmissione del Covid tende a rallentare e prosegue la graduale tendenza alla decongestione delle strutture sanitarie”. A farlo sapere il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Gianni Rezza, commentando gli ultimi dati relativi al Covid. “Data la situazione epidemiologica, che vede una tendenza al miglioramento ma nello stesso tempo un tasso di incidenza ancora relativamente elevato- ha proseguito- è bene rispettare tutte le misure che vengono raccomandate: in particolare il distanziamento sociale e l’uso di mascherine in luoghi chiusi”. Allo stesso tempo per Rezza è necessario “completare, per chi lo dovesse ancora fare, il ciclo vaccinale con le dosi di richiamo”.

UCRAINA. LOCATELLI: PRIMA DELLA GUERRA BIMBI GIÀ COSTRETTI A CURE IN ALTRI PAESI

“In Ucraina c’è una emergenza umanitaria a tutti gli effetti. Credo che vada data una risposta senza tanti infingimenti. Già anche prima dello scoppio di questa guerra molti bambini ucraini purtroppo dovevano ricorrere a cure in altri Paesi, tra cui il nostro. Al Bambino Gesù ne seguiamo un buon numero proprio per mancanza di quegli standard e talvolta addirittura di disponibilità di farmaci antiblastici”. Lo ha fatto sapere Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e direttore del dipartimento di Oncoematologia dell’ospedale Bambino Gesù di Roma, intervenendo ad un forum online dedicato al cancro e organizzato dal Partito democratico.
“Credo che gli sforzi che vanno profusi in questo momento così drammatico- ha proseguito Locatelli- vadano rivolti anche e soprattutto ai bambini affetti da neoplasia, proprio perché a quelli che saranno i morti di una guerra insensata non vadano a sommarsi anche i decessi dovuti a terapie che non possono essere erogate”.

COVID. OMS: FINE PANDEMIA CON 70% COPERTURA VACCINALE MONDIALE

“È essenziale raggiungere l’obiettivo della copertura vaccinale del 70% in tutti i Paesi per porre fine alla pandemia di Covid-19 quale emergenza sanitaria globale e guidare una ripresa globale davvero inclusiva”. A dirlo il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Ma purtroppo- ha sottolineato- l’83% della popolazione africana deve ancora ricevere la prima dose. Questo non è solo un fallimento morale ma anche epidemiologico, che sta creando le condizioni ideali per l’emergere di nuove varianti”.

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