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La piadina è romagnola, sventato tentativo di imitazione

Il Consorzio di promozione e tutela della Piadina romagnola l'ha spuntata contro un gruppo spagnolo che voleva commercializzare in Gran Bretagna la 'Piadina di Modena'

Pubblicato:28-02-2020 12:21
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:04

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RIMINI – La Piadina romagnola Igp non teme nemmeno la Brexit. Anzi “sconfigge” lei e anche chi cerca di imitare il prodotto. Il match inizia lo scorso agosto, con la Spagna che piazza sul mercato inglese, reso scivoloso dal divorzio in atto con la Ue, due domande di registrazione, sia denominativo che figurativo, dei marchi Piadine di Modena. A “involarsi in contropiede” è un grande gruppo iberico attivo nel settore alimentare che avrebbe utilizzato i nuovi, ambigui, marchi sul mercato inglese per contraddistinguere, tra gli altri, prodotti come pane, prodotti da forno, prodotti a base di cereali. Marchi che, una vola registrati, oltre a essere in contrasto con la registrazione della Piadina romagnola-Piada romagnola Igp, avrebbero creato disorientamento nei confronti del consumatore inglese sulla reale provenienza del prodotto. Così il Consorzio di promozione e tutela della Piadina romagnola entra con decisione in tackle. Riconquista palla e passa al contrattacco: a metà settembre decide di contrastare con un’azione legale il tentativo di contraffazione del marchio. 

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Il contenzioso viene aperto con il deposito dell’istanza di opposizione all’Ufficio marchi e brevetti del Regno Unito, grazie anche al contributo economico del socio Deco Industrie che produce piadina con il marchio Loriana, per l’espletamento delle pratiche internazionali. Il gol arriva nelle ultime settimane: l’Ufficio britannico accoglie le opposizioni presentate dal Consorzio e annulla le domande di registrazione dei marchi Piadine di Modena. Per il presidente Alfio Biagini una bella soddisfazione: “Si tratta di un grande risultato non solo per il Consorzio ma per la Romagna intera, anche in mercati lontani è possibile ostacolare l’appropriazione indebita del prestigio e della notorietà dell’Italian style”. Il Consorzio aveva tra l’altro bloccato un analogo tentativo di contraffazione del marchio Piadina in Canada.

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