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Appalti, scontro in maggioranza sulla riforma del codice. Il M5s difende l’Anac: “Funzione di controllo non si tocca”

La Lega vorrebbe "cancellare e riscrivere" il codice degli appalti, e nella bozza si parla di "atti interpretativi non vincolanti". Altolà da Nicola Morra (M5s): "Si deve alleggerire certo la burocrazia, ma non i controlli"

Pubblicato:28-02-2019 19:11
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:10

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ROMA – Scontro in maggioranza sulla riforma del codice degli appalti. Mentre il governo prepara il consiglio dei ministri che dovrà varare regole nuove negli appalti pubblici, in maggioranza si acuisce lo scontro tra chi difende l’operato dell’Anac e chi vorrebbe una sua riforma.

La Lega, da ultimo questa mattina con le dichiarazioni del sottosegretario alle Infrastrutture Armando Siri, si propone di “cancellare e riscrivere” il codice degli appalti, mentre sull’Anac Siri ha spiegato che “siamo l’unico paese con un ente contro la corruzione, come se ci fossimo convinti che siamo tutti corrotti: invece è il contrario, siamo tutti persone per bene fino a prova contraria. Questo codice va cancellato e riscritto. Cosa ne direbbe l’Anas? Dobbiamo smettere di prendere la medicina per curare una malattia che ha bisogno di più buonsenso e di meno burocrazia”.

Parole che hanno mandato in allarme il Movimento Cinque stelle, tanto piu’ che a quanto si apprende, la bozza di riforma che circola prevederebbe una rimodulazione del ruolo di Anac, con la previsione di “atti interpretativi non vincolanti” dell’Autorita’ nei confronti delle stazioni appaltanti.


Il presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra, pur senza citare le parole di Siri, prende posizione contro un ridimensionamento dell’Anac. “La corruzione non si combatte con il solo buonsenso, ma con severe leggi anticorruzione, leggi da applicare sempre. Chi afferma il contrario è in malafede, o di un’ingenuità assoluta. Si deve alleggerire certo la burocrazia, ma non i controlli: la trasparenza batte la mafia”, dice Morra con parole che suonano come un ‘no’ fermo allo stravolgimento dell’Autorità presieduta da Raffaele Cantone.

Sfoglia la bozza del ddl di riforma del Codice degli appalti

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