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Elezioni, in Liguria arriva il manifesto anti-Paita di LeU: “Non votate Pd”

Il manifesto elettorale è firmato Liberi e uguali ed è comparso nelle scorse ore alla Spezia. Partito democratico compatto a difendere Paita: "Manifesto oltre lo squallore"

Pubblicato:28-02-2018 15:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:32

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GENOVA – Campagna elettorale “contra personam” in Liguria. “Se la Paita non vuoi parlamentare, il Pd non devi votare. L’alternativa c’è”, è il manifesto elettorale firmato Liberi e uguali comparso nelle scorse ore alla Spezia, città e collegio natale di Raffaella Paita, capogruppo regionale del Partito democratico, renziana doc e candidata alla Camera come capolista nel collegio proporzionale della Liguria di Levante.

“Dopo mesi che il Pd fa appelli per il voto utile- spiega l’ufficio stampa di Liberi e uguali in Liguria, interpellato dalla ‘Dire’- abbiamo deciso di fare un appello contro il voto inutile, anzi dannoso…abbiamo provato a farlo in rima ma effettivamente Partito democratico e poesia son cose che non vanno d’accordo…”.

Paita se la vedrà, tra gli altri, con Edoardo Rixi, Roberto Cassinelli, Stefano Balleari, Simone Valente ma soprattutto con Luca Pastorino, con cui aveva condiviso lo sconfitta elettorale alle regionali del 2015 che vide la vittoria del centrodestra unito con Giovanni Toti.


PD: MANIFESTO ANTI-PAITA? OLTRE LO SQUALLORE

“I vecchi mi hanno sempre detto che c’è’ un limite invalicabile, soprattutto per chi ha cultura di sinistra: Il rispetto della persona. Anche quando lo si considera un avversario politico. È’ la differenza tra battaglia politica e squallore. E quel limite è stato superato”. Così su Facebook il consigliere regionale del Partito democratico ligure, Giovanni Lunardon, commenta il manifesto elettorale contro Raffaella Paita affisso da Leu alla Spezia.

“Ciascuno è libero in campagna elettorale di tirare l’acqua al proprio mulino come ritiene- afferma l’orlandiano- e un sistema elettorale prevalentemente proporzionale eccita le differenze. Ma per chi come me crede fermamente nella necessità di ricostituire l’unità del centrosinistra episodi come questi sono pagine buie“.

Per Lunardon, “sarebbe bello che chi ha messo quei manifesti, li togliesse: non aggiungono nulla alla dialettica tra posizioni ma in compenso sottraggono civiltà al livello del confronto politico. Tra tutti siamo capaci di fare meglio. Nel frattempo, Raffaella Paita, hai la mia solidarietà”.

Anche Raffaella Paita si affida a Facebook per un riferimento all’accaduto tra le righe di un post: “Nel giorno in cui ricevo l’ennesimo, gratuito, volgare attacco personale ho deciso di rispondere con il mio stile: un nuovo impegno per il territorio che amo”. E annuncia lo stanziamento del Cipe di 7 milioni per la riqualificazione della via dell’Amore.

Solidarietà a Paita arriva da tutto il partito

“Di fronte al vergognoso manifesto, firmato Leu, che invita a non votare Pd per non eleggere parlamentare Lella Paita, esprimiamo indignazione e amarezza- si legge in una nota firmata dal segretario regionale dem, Vito Vattuone, e da tutti i segretari provinciali- si tratta di un gesto grave, vigliacco, che serve solo ad avvelenare il clima di una campagna elettorale durante la quale, molte volte di fronte ad episodi di violenza sia verbale che fisica, le forze democratiche in campo si sono appellate al rispetto dei valori della nostra Costituzione”.

Per i dem, “il manifesto contro Lella Paita, abusivo in quanto non riporta neanche l’indicazione del committente responsabile, invita a votare Leu. Crediamo si tratti di un’iniziativa grave e di cattivo gusto. In queste ore, abbiamo ricevuto molti messaggi e telefonate di esponenti di Leu che si dissociano da questo imbarbarimento della competizione politica. E molti autorevoli rappresentati di questo partito hanno anche criticato pubblicamente su Facebook il manifesto”.

Il Partito democratico, infine, si dice certo che “il buon senso degli elettori saprà premiare chi si batte per il lavoro e i diritti, isolando chi è mosso solo per rancori personali”.

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