ROMA – “La mia preghiera, e anche la vostra, ha sempre presente il dramma dei profughi che fuggono da guerre e altre situazioni disumane. In particolare, la Grecia e gli altri Paesi che sono in prima linea stanno prestando ad essi un generoso soccorso, che necessita della collaborazione di tutte le nazioni”. Così Papa Francesco dopo l’Angelus a San Pietro, dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano.
“Una risposta corale può essere efficace e distribuire equamente i pesi. Per questo occorre puntare con decisione e senza riserve sui negoziati”, sottolinea. Quindi, presegue, “ho accolto con speranza la notizia circa la cessazione delle ostilità in Siria, e invito tutti a pregare affinché questo spiraglio possa dare sollievo alla popolazione sofferente, favorendo i necessari aiuti umanitari, e apra la strada al dialogo e alla pace tanto desiderata”. Infine Bergoglio assicura “la vicinanza al popolo delle Isole Fiji, duramente colpito da un devastante ciclone. Prego per le vittime e per quanti sono impegnati nel prestare soccorso”.
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