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Primarie del centrosinistra a Roma, i candidati a confronto

Faccia a faccia nella trasmissione 'In mezz'ora' su Rai Tre

Pubblicato:28-02-2016 15:44
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:03

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ROMA – I sei candidati alle primarie del centrosinistra per il sindaco di Roma si sono confrontati nella trasmissione ‘In mezz’ora’ su Rai Tre. Ecco cos’hanno detto, in pillole:

GIACHETTI: “AVVERSARIO PIÙ TEMIBILE È RABBIA DELLA CITTÀ” – “Assicuro a tutti che io sono in campo per vincere non solo le primarie, ma anche le elezioni”, dice Roberto Giachetti.


“Non è assolutamente sicuro che vinca il centrosinistra e noi dobbiamo fare in modo che i giorni e le settimane che abbiamo davanti serviranno a far sì che le riesca a vincere. L’avversario che temo di più? Temo tutti, ma soprattutto temo la rabbia della città e noi dobbiamo invece convincere tutti che c’è possibilità di ricrescere”.

“Questa è una città incazzata, ma non è sempre stata così: dopo il ’93 Roma era rinata, poi dopo le giunte Rutelli e Veltroni c’è stato un eccesso di consociativismo. Noi ci candidiamo perché siamo consapevoli degli errori fatti anche dal centrosinistra, prima con Alemanno quando si è usciti dal ruolo di controllo che spetta all’opposizione, e anche dopo quando si sosteneva che ‘non è politica, è Roma”.

MORASSUT: “CAMPIDOGLIO LEVIATANO, SERVE RIFORMA” –   “La candidatura di Giachetti aveva lasciato un vuoto per parte degli iscritti e degli elettori che avevano bisogno di un’altra esperienza. Io non sono stato chiamato da nessuno, mi sono candidato per vincere”, spiega Roberto Morassut durante il confronto.

“Dobbiamo riformare questo ‘leviatano’, voglio che la prossima volta i romani possano votare per una rinnovata forma istituzionale”.

“La fine della Giunta Marino in quel modo ha lasciato una ferita- prosegue Morassut-, si doveva concludere in Aula, ma in questi anni il vero problema è stato l’assenza della politica e del rapporto con la città per logiche di corrente”.

“Chi temo di più? La destra mi pare sia in un momento di caos, penso che il M5S con il baricentro politico spostato a destra della Raggi sia un elemento temibile e competitivo, ma possiamo sconfiggerlo con una proposta politica. Non credo che il Pd perderà Roma, io ho la sensazione che il centrosinistra queste elezioni può vincerle”.

MASCIA: “SE IO SINDACO DIMEZZO TARIFFA RIFIUTI” –  “Se io divento sindaco dimezzo la Tari a romani grazie al potenziamento della raccolta porta a porta”, spiega Gianfranco Mascia .

“Io e Virginia Raggi siamo ‘vicini’ per un motivo- attacca Mascia sui 5 stelle-, mentre lei era nello studio di Previti io ero lì sotto a lottare contro le leggi ad personam di Silvio Berlusconi”.

ROSSI: “QUI PER VINCERE GRAZIE A TRASPARENZA E LEGALITÀ – “Il generale è qui per vincere. Servono trasparenza e legalità, il sindaco da solo non comanda: serve uno staff di fiducia e io posso avere una squadra con persone del mondo anche della giustizia che possono ridare fiducia e sicurezza ai cittadini, perché oggi Roma non è una città sicura. Non servono più soldati per strada, ma avere risorse pregiate come quelle investigativo-giudiziarie che magari oggi sono relegate negli uffici”, dice Domenico Rossi.

PEDICA: “NOSTRO AVVERSARIO PIÙ TEMIBILE È…IL PD” –  “Io temo molto di più il Partito democratico, perché c’è una marea di scontentezza all’interno e bisogna avere il coraggio di dirlo: noi prendiamo critiche e dobbiamo dire che in questi ultimi 10 giorni c’è stata una campagna devastante”. Lo ha detto Stefano Pedica durante il confronto tra i sei candidati alle primarie del centrosinistra, rispondendo a una domanda su quale fosse secondo lui l’avversario più temibile per il centrosinistra alle prossime amministrative. Per Pedica “il problema centrale è che se vogliamo parlare con la gente non ci dobbiamo nascondere dietro l’ipocrisia non parlando del quotidiano della periferia. Qui c’è un abbandono totale anche da parte della nostra classe dirigente, e parlo del Pd. Noi dobbiamo fare un’analisi che non deve riguardare solo gli ultimi due anni perché dobbiamo massacrare un soggetto per scaricare tutte le nostre colpe, visto che l’abbandono dura da 15 anni a questa parte”.

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