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ROMA – “Studiate Roma Antica e siete archeologi, studenti, ricercatori, restauratori e vi servono soldi per i vostri progetti? American Institute for Roman Culture, con il supporto della Fondazione Musk, vi ascolta Proponete vostri progetti”: è l’invito che passa da X attraverso il profilo di Andrea Stroppa, il referente italiano di Elon Musk, che inserisce anche il link a cui presentare domanda per i finanziamenti. Che non sono pochi.
Come lo stesso Stroppa chiarisce in un post successivo: “La Fondazione Musk stanzia tre milioni di dollari per gli studi dell’antica Roma”, di cui “un milione da assegnare a progetti di studenti e ricercatori”. I progetti devono riguardare l’archeologia e la conservazione del patrimonio culturale romano per ottenere la copertura finanziaria, in convenzione con l’Airc, l’American Institute for Roman Culture.
Due milioni di dollari invece sono destinati all’organizzazione Vesuvius Challenge, per finanziare la ricerca che punta a decifrare antichi documenti risalenti al 79 d.C., anno dell’eruzione del Vesuvio, i celebri “papiri di Ercolano”. “Queste due iniziative- spiega Stroppa su X- riflettono la visione di Elon Musk di preservare, proteggere e promuovere la cultura e la storia romana, offrendo risorse concrete a ricercatori, educatori, studenti, archeologi, restauratori e storici”.
Le nuove risorse donate da Musk al Vesuvius Challenge saranno utilizzate per decifrare nuovi papiri di Ercolano, scritti in lingua greca che riportano testi di filosofi. A rivelarlo il papirologo dell’Università Vanvitelli, Gianluca Del Mastro, in un’intervista a Il Mattino. Così, spiega lo studioso, già a marzo una decina di papiri sarà portata ad Oxford per essere scansionata con un acceleratore di particelle. I dati saranno poi elaborati negli Usa, per provare a comprenderne il contenuto. Come riporta la pagina del Parco archeologico di Ercolano dedicato alla Villa dei Papiri, si spiega che nel complesso residenziale -una delle più grandi e sontuose ville romane mai esplorate- furono trovati dagli scavi oltre 1800 rotoli di papiro, per lo più con testi greci di filosofia epicurea ad opera di Filodemo di Gadara, un filosofo del I secolo a.C., oltre ad alcuni in latino, tra cui un anonimo De bello Actiaco sulla guerra tra Marco Antonio e Cleopatra contro Ottaviano. I rotoli, pervenuti carbonizzati, “sono estremamente delicati- si legge- e, per evitare il rischio di distruggerli, le operazioni di srotolamento e di decifrazione dei testi sono molto complesse. Le tecniche più moderne sono i raggi X, la tomografia assiale e l’intelligenza artificiale”.
Studiate Roma Antica e siete archeologi, studenti, ricercatori, restauratori e vi servono soldi per i vostri progetti?
— Andrea Stroppa 🐺 Claudius Nero's Legion 🐺 (@andst7) January 27, 2025
American Institute for Roman Culture con il supporto della Fondazione Musk vi ascolta
Proponete vostri progetti https://t.co/XbHCbEYRs9
Fate girare ❤️🔥
Foto di apertura: a sx Elon Musk (fonte archivio dire.it) e a dx gli scavi del parco archeologico di Ercolano (fonte: profilo Fb di Annarosa Pisano Guida Turistica)
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