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BOLOGNA – Scatta l’allerta rossa in Emilia-Romagna per la giornata di oggi. Non per la pioggia, ma per il vento forte atteso soprattutto sui rilievi, con raffiche anche oltre i 100 chilometri orari. Per quanto riguarda il rischio idraulico, invece, l’allerta è di colore arancione. “Nella seconda parte della giornata di martedì 28 gennaio- si legge nel bollettino emesso dalla Protezione civile regionale- sono previsti venti sud-occidentali di tempesta (89-102 Km/h) lungo la fascia appenninica centro-orientale e fino alla fascia pedecollinare con possibili raffiche di intensità superiore nelle zone di crinale”. In particolare, l’allerta rossa interessa le aree di montagna e di collina della Romagna e del bolognese e i rilievi dell’Emilia centrale, nelle province di Modena, Reggio Emilia e Parma.
“Sui rilievi occidentali, colline centrali e zone di pianura centro-orientale- si legge ancora nel bollettino- sono previsti venti di burrasca forte (75-88 Km/h). Nelle altre zone di pianura e sulle colline più occidentali sono previsti venti di burrasca moderata (62-74 Km/h)”. Per queste zone l’allerta è invece di colore arancione. “Sono inoltre previste precipitazioni in attenuazione, anche a carattere di rovescio o temporale sul settore centro orientale, che possono generare diffusi ruscellamenti lungo i versanti, fenomeni franosi e rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua. La criticità idraulica nella parte orientale è riferita alla piena in atto sul fiume Lamone”, che ha raggiunto proprio in queste ore livelli record. L’allerta arancione per criticità idraulica interessa quasi tutte le aree della pianura emiliana, da Bologna a Piacenza, dove sono interessate anche le zone di montagna, e anche la bassa collina e la pianura romagnola.
Per la giornata di domani, mercoledì 29 gennaio, l’allerta scende al colore giallo. Sono infatti previsti “inizialmente ancora venti di burrasca moderata (62-74 Km/h) da sud-ovest con temporanei rinforzi o raffiche di intensità superiore, sui rilievi e sulla fascia pedecollinare centro-orientali, in attenuazione nel corso del mattino”. La criticità idraulica nella pianura centro-occidentale, anch’essa di colore giallo, “è riferita alla propagazione della piena nei tratti vallivi dei fiumi Enza, Secchia e Panaro e nella pianura centro-orientale per il fiume Reno e affluenti”. Nel bollettino della Protezione civile si legge ancora che “saranno possibili localizzati fenomeni franosi su versanti particolarmente fragili a seguito delle precipitazioni dei giorni precedenti”.
Preoccupa in Emilia-Romagna la piena record del Lamone, di passaggio in queste ore da Marradi. “Teniamo monitorata la situazione ogni secondo”, assicura il presidente Michele de Pascale, questa mattina a margine dell’Assemblea legislativa dedicata all’informativa sulle alluvioni del 2023 e del 2024, alla presenza del commissario Fabrizio Curcio. “Mentre eravamo in assemblea purtroppo, monitoravamo i dati: ha superato il livello di allerta rosso il Lamone a Marradi– dice de Pascale- c’è grande preoccupazione, solidarietà agli amministratori locali che sono sul posto. Il Centro operativo regionale è convocato e attivo per verificare”. Il governatore quindi aggiunge: “Se avevamo bisogno di uno stimolo in più, e non ne avevamo bisogno, perché siamo tutti sufficientemente stimolati, questo continuo di eventi preoccupanti che colpiscono tutto il territorio non può che aiutarci a fare meglio”.
Il fiume Lamone, a Marradi, “dopo aver raggiunto il record di 2,68 metri è adesso in diminuzione. Il Sieve, invece, “è in diminuzione al primo livello; il Bisenzio alla soglia del primo livello a San Piero a Ponti”. E’ quanto segnala il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ragguagliando sulla situazione dei fiumi interessati dall’ondata del maltempo.
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