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Ben 60.000 metri quadrati di fondale marino ispezionati, oltre 30 reti fantasma lunghe fino a 260 metri (pari all’incirca a un grattacielo di 100 piani) recuperate a una profondità di 40-60 metri e centinaia i metri quadrati di fondale finalmente liberati: è il risultato dell’operazione ‘Ghostnets’ condotta dall’Ispra lungo la costa siciliana, tra Augusta e Siracusa. L’intervento, parte del progetto Marine Ecosystem Restoration, finanziato dal Pnrr, è stato realizzato con il supporto di Castalia, Conisma e Marevivo e ha permesso di recuperare varie tipologie di reti: a strascico, da posta, grovigli di cime, lenze e nasse e di liberare specie protette rimaste intrappolate. “Con questa operazione, centinaia di metri quadrati di habitat pregiati potranno gradualmente tornare a ‘respirare’ e favorire la ricolonizzazione da parte delle specie marine circostanti” hanno spiegato i ricercatori Ispra.
Los Angeles e la sua area metropolitana sono state colpite da devastanti incendi boschivi alimentati dall’interazione di diverse condizioni meteorologiche e idrologiche quali la bassa umidità, le alte temperature e i forti venti. Come già avvenuto per molti degli eventi estremi degli ultimi anni, il cambiamento climatico ha contribuito a rendere la catastrofe molto più grave. Il progetto ClimaMeter, finanziato dall’Unione Europea e dal Centro nazionale francese per la ricerca scientifica – il Cnrs – ha sviluppato uno studio rapido per analizzare l’influenza dei cambiamenti climatici sugli incendi nella città americana. L’analisi indica con un livello di certezza medio-alta che le condizioni meteorologiche molto rare possono essere attribuite ai cambiamenti climatici causati dall’uomo. Tra gli elementi che hanno scatenato gli incendi di Los Angeles temperature fino a 5 gradi più calde, aree che dopo una lunga siccità si sono rilevate fino al 15% più secche e venti fino al 20% più forti rispetto al passato.
“Le bonifiche nel Sin di Venezia-Porto Marghera sono ferme al palo, ostaggio di burocrazia e finanziamenti che rischiano di continuo stop e tagli. Attualmente sono stati bonificati solo il 21% della superficie a terra e lo 0,1% della falda. Una negligenza che va avanti da decenni e di cui fanno le spese i cittadini e lo sviluppo del territorio, ancora relegato ad attività industriali inquinanti. Per il Sin veneto chiediamo lo sblocco delle risorse per il risanamento ambientale, l’implementazione di controlli e monitoraggi continui e partecipati e la rigenerazione dell’area attraverso progetti di transizione ecologica”. Con questo messaggio Acli, Agesci, Arci, Azione Cattolica Italiana, Legambiente e Libera intendono segnare un nuovo inizio per il Sin di Venezia-Porto Marghera, che è stato al centro del terzo appuntamento della campagna ‘Ecogiustizia subito’ di cui sono promotrici. L’obiettivo della tappa e in generale della mobilitazione va oltre la denuncia e punta a fare assumere alla politica e alle istituzioni locali e nazionali un impegno concreto sulle bonifiche, che procedono a un passo non adeguato all’emergenza ambientale e sanitaria.
La Guardia Costiera Italiana è stata impegnata mercoledì scorso in un’operazione complessa a seguito di un incendio divampato sulla piattaforma petrolifera Rospomare B, situata a circa 10 miglia nautiche al largo di Vasto, nel Mar Adriatico, per il quale non sono state segnalate persone ferite né tracce di inquinamento in mare. L’intervento, coordinato dal Centro nazionale del soccorso marittimo della Guardia Costiera, ha visto l’immediato intervento di motovedette, risorse aeronavali e la collaborazione di mezzi specializzati per affrontare l’emergenza. Tra questi il Supply Vessel Shark, unità di supporto alla piattaforma Rospomare B, equipaggiato con capacità estinguenti con a bordo le 26 persone evacuate dalla piattaforma interessata dall’incendio e da quelle limitrofe. La Guardia Costiera italiana, attraverso il suo Reparto ambientale marino, opera in stretto coordinamento con il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ed è in costante contatto con il Dipartimento della Protezione Civile.
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