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Incendiata l’auto di un diplomatico italiano a Berlino e vandali contro il Consolato di Barcellona: Meloni “preoccupata”

A Berlino è stata incendiata l'auto di un funzionario in servizio all'ambasciata, mentre a Barcellona è stata rotta una vetrata del palazzo del Consolato

Pubblicato:28-01-2023 12:24
Ultimo aggiornamento:31-01-2023 17:54
Autore:

giorgia meloni
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ROMA –  Sotto attacco le sedi diplomatiche italiane a Berlino e a Barcellona: nella giornata di ieri è stata incendiata l’auto con targa diplomatica di un funzionario in servizio all’Ambasciata d’Italia a Berlino e poi, in serata, atti di vandalismo si sono verificati contro il palazzo in cui ha sede il Consolato Generale d’Italia a Barcellona: è stata rotta la vetrata e imbrattata una parete. A diffondere la notizia è stata la Farnesina, che in una nota ha spiegato che “le forze locali di polizia hanno effettuato i necessari rilievi scientifici ed investigativi. In ambedue i casi, fortunatamente, non si registrano danni a persone”. Il premier Giorgia Meloni ha fatto sapere di seguire gli sviluppi con “preoccupazione e attenzione“. Ecco le sue parole: “Ho fatto pervenire la mia solidarietà e quella del Governo italiano al Primo Consigliere dell’Ambasciata d’Italia a Berlino, Luigi Estero, per l’attentato che ha provocato l’incendio della sua automobile nella Capitale tedesca. A questo episodio si aggiunge la violazione del nostro Consolato Generale a Barcellona con atti di vandalismo. Il Governo segue con preoccupazione e attenzione questi nuovi casi di violenza nei confronti dei nostri funzionari e delle nostre rappresentanze diplomatiche”.

I FATTI

Stando a quanto spiegato dalla Farnesina, “nella serata di ieri ignoti hanno infranto la vetrata del palazzo dove è ubicato il Consolato Generale a Barcellona, imbrattando una parete dell’ingresso dell’edificio”. A Berlino, continua la nota “è stata incendiata l’auto con targa diplomatica di un funzionario diplomatico in servizio all’Ambasciata d’Italia”.

IL PRECEDENTE

Ai primi di dicembre, ad Atene, venne incendiata l’automobile di Susanna Schlein, primo consigliere dell’ambasciata italiana ad Atene, che andò completamente distrutta dopo un’esplosione.


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LA SOLIDARIETÀ

“Esprimo vicinanza e solidarietà al Primo Consigliere dell’Ambasciata d’Italia a Berlino e al Consolato Generale di Barcellona, questi atti di vandalismo non vanno sottovalutati”, ha scritto su su Twitter il sottosegretario alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago.

“Viva solidarietà e apprezzamento per i nostri diplomatici vittime di attentati a Berlino e Barcellona. Siamo molto preoccupati per questi improvvisi gesti e ci chiediamo perché ne siamo bersaglio. Occorre fare luce immediatamente su quanto accaduto perché non è ammissibile che chi si è reso responsabile degli attentati resti nel buio”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Roberto Menia, vicepresidente della Commissione Esteri di Palazzo Madama.

“Solidarietà e preoccupazione per quanto accaduto alle nostre sedi diplomatiche di Berlino e Barcellona. Sono appena rientrata da Strasburgo dal Consiglio d’Europa con la delegazione Italiana di cui faccio parte e la notizia degli attentati ha destato vivo sconcerto. Occorre subito fare chiarezza e individuare chi si è reso responsabile di questi atti. Ai nostri diplomatici dico di non farsi intimidire e di continuare nella loro azione a difesa degli interessi nazionali”. Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Domenica Spinelli.

“Siamo fortemente preoccupati per le violenze e le intimidazioni rivolte al Primo consigliere della nostra ambasciata a Berlino e al nostro Consolato Generale a Barcellona. Atti gravi che sono certo non scalfiscono la dedizione del nostro corpo diplomatico in ogni angolo del mondo”. Lo dice il leader del M5s, Giuseppe Conte, su Twitter.

“Destano forte preoccupazione i ripetuti attacchi alle sedi diplomatiche italiane. È necessario e urgente capire quali siano i motivi e se vi sia una regia unica dietro questi atti criminosi. Al personale delle nostre Ambasciate la mia sincera vicinanza”. Così il Presidente del Senato, Ignazio La Russa.

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