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Procaccini (FdI): “Cercheranno un governo qualunque per evitare il voto”

"Dire che l'Italia ha ricevuto un trattamento di favore rispetto alle altre nazioni europee grazie all'amicizia che Conte ha instaurato con Merkel o con Macron è una barzelletta", dice l'europarlamentare

Pubblicato:28-01-2021 19:08
Ultimo aggiornamento:28-01-2021 19:20

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ROMA –  “Le elezioni non sono nell’ordine del giorno nella misura in cui la stragrande maggioranza del parlamentari non verrà confermata e perderà il privilegio economico di stare nel Parlamento. Cercheranno fino alla disperazione di accroccare un qualunque governo”. E’ il pensiero dell’eurodeputato di FdI, Nicola Procaccini, nel corso della videointervista all’agenzia Dire.

“Noi ormai siamo assuefatti a un governo quale che sia, ma non è normale perché in democrazia ci si presenta alle elezioni con un programma di cose da realizzare nel corso di un mandato. Magari dicendo anche con quali alleanze verranno realizzate- ha spiegato Procaccini– Non è normale fare governi mettendo insieme programmi contrapposti fra loro o nemici che a giorni alterni diventano migliori amici, quando in campagna elettorale hanno detto peste e corna del proprio futuro alleato”.

Secondo Procaccini “è vero fino a un certo punto che è conseguenza della democrazia parlamentare italiana. La cosa più grave in assoluto che sta facendo Conte è tendere per il futuro al sistema proporzionale. Perché nella Prima Repubblica questo sistema poggiava su un quadro politico molto diverso da quello di oggi. All’epoca c’era il Pci, tutti gli altri partiti che erano fortemente contrapposti a questo, il Msi e altre realtà marginali. Insomma, c’erano dei blocchi rigidissimi che impedivano commistioni di potere”. Il sistema proporzionale “trasposto in questo secolo- ha aggiunto Procaccini– produce una frammentazione che non permette di avere un Governo serio, coeso e con un programma di cose da realizzare. Questo manca all’Italia, e fa bene Giorgia Meloni a ribadirlo. E’ un qualcosa di irrispettoso della costituzione. Quando si fanno i governi contro la volonta’ espressa dal popolo il presidente della Repubblica deve porre rimedio”. 

NO FONDI UE SENZA CONTE? “UNA BARZELLETTA”

“Dire che l’Italia ha ricevuto un trattamento di favore rispetto alle altre nazioni europee grazie all’amicizia che Conte ha instaurato con Merkel o con Macron è una barzelletta” dice l’europarlamentare Procaccini, e aggiunge: “Come lo è quella per cui l’Italia rischia di non avere i fondi del Recovery fund, di cui ha un disperato bisogno, se non ci fosse Conte al governo ma un altro premier. E’ una visione strumentale al Conte ter o a un governo di sinistra inginocchiato alla Commissione Europea come accaduto negli ultimi anni“.

L’esponente del partito di Giorgia Meloni ha circostanziato così la sua convinzione: “È una narrazione falsa. Intanto, perché l’Italia non ha ricevuto alcun trattamento di favore sul Recovery fund. Basta guardare i dati, come ha fatto la Bce. L’Italia, dal punto di vista dei contributi a fondo diretto, è al nono posto in Europa nella percentuale rispetto al Pil, e delle otto nazioni che la precedono nessuna come l’Italia e’ un contributore netto, cioè versa da decenni più di quanto riceve”. Inoltre “relativamente alla percentuale a fondo perduto, lo stato membro e’ tenuto a compartecipare al fondo che andra’ ripartito tra le nazioni- dice ancora Procaccini– e l’Italia partecipa per il 17,5% con proprie contribuzioni ai 390 miliardi distribuiti al cosiddetto ‘fondo perduto’, perché poi da questo primo finanziamento va tolta la parte messa dall’Italia. La restante parte, 360 miliardi, è fatta di prestiti che l’Italia dovra’ restituire e che graveranno sulle nuove generazioni”. L’ex sindaco di Terracina ci tiene a sottolineare che “in Europa in questo momento ognuno pensa ai fatti suoi perche’ deve affrontare la propria crisi sanitaria ed economica, e quindi guardano all’Italia con un certo distacco. Noi italiani pensiamo di essere al centro dei pensieri degli altri, io non ho avuto questa percezione. Non credo ci sia questo soccorso europeo al premier Conte, e’ una narrazione molto ‘casaliniana’. Non credo che la Merkel abbia questo atteggiamento di favore nei confronti di un premier italiano piuttosto che di un altro”. 


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