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Salvini e Conte ‘a confronto’ sul caso Gregoretti

Nella corrispondenza via mail tra il premier e l'allora ministro dell'interno "non si può dire che Conte abbia avallato le azioni di Salvini", dice il Gup

Pubblicato:28-01-2021 11:20
Ultimo aggiornamento:28-01-2021 15:20

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ROMA – Il premier Giuseppe Conte viene ascoltato a palazzo Chigi come persona informata sui fatti nell’ambito del processo Gregoretti. All’udienza partecipa anche il leader della Lega Matteo Salvini con la legale Giulia Bongiorno. Presenti oltre al Gip Nunzio Sarpietro il collegio difensivo con Daniela Ciancimino (legale di Legambiente nazionale e Sicilia) e Corrado Giuliano (Associazione Accogli in rete).

SU SBARCHI DECISIONI PRESE IN AUTONOMIA DA SALVINI

Il premier Conte, “e’ stato molto preciso, ha risposto a tutte le domande e, per la sintesi che noi facciamo di questa audizione, la cosa principale che ha detto è che la decisione di far sbarcare o meno è un atto amministrativo proprio del ministro dell’Interno, quindi un atto tipico che può adottare solo lui, e che queste decisioni sono state prese dal ministro Salvini”. Lo ha detto l’avvocato di parte civile Daniela Ciancimino uscendo da Palazzo Chigi.
C’era una politica complessiva, ha detto il presidente del Consiglio, “di rigore e una volontà di favorire i ricollocamenti, ma questo era un indirizzo generale del Governo. Mentre per quanto riguarda le decisioni specifiche relative a giorni, modalità degli sbarchi era una decisione che prese Salvini in autonomia“.

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IL GUP SARPIETRO: “SINGOLI EVENTI GESTITI DA SINGOLI MINISTRI”

Nella corrispondenza via mail tra il premier Giuseppe Conte e l’allora ministro dell’interno Matteo Salvini “c’e’ un indirizzo politico che il ministro dell’Interno esegue”. A dirlo il gup di Catania Nunzio Sarpietro, dopo aver ascoltato come persona informata sui fatti il premier Giuseppe Conte.

Quella del premier Conte, “è un’ottima testimonianza che mi ha chiarito tantissimi elementi sulla politica di governo e sulla ricollocazione dei migranti. Non si può dire che abbia avallato le azioni di Salvini. Il presidente del Consiglio è quello che detta la politica generale del Governo”., ha detto il Gup del processo Gregoretti, Nunzio Sarpietro, uscendo da palazzo Chigi.
A chi gli chiede se ci sia stata una coralità di azione, Sarpietro risponde: “I singoli eventi erano curati dai singoli ministri. E nei vari casi c’era il ministro Salvini prima e poi la ministra Lamorgese”.

Non parliamo ancora di reati, stiamo parlando di un processo in cui bisogna accertare se c’è reato, ma nella politica generale di governo quella del ricollocamento era una costante. Conte era informato sull’azione di governo di Salvini e dei singoli fatti ed era anche d’accordo? Penso che il presidente del Consiglio sia informato di mille cose ma non credo possa seguire tutto minuto per minuto”.

Conte in difficoltà nel rispondere alle domande? No, assolutamente, ha risposto a delle domande che francamente erano estremamente generiche”, ha detto Nunzio Sarpietro uscendo da palazzo Chigi. L’avvocato di Salvini, Giulia Bongiorno, “ha insistito sulla posizione del presidente del Consiglio in relazione alla politica generale di ricollocazione”.

Continuità nell’azione della ministra Lamorgese dopo Salvini? Secondo me sì”, ha concluso il Gup del caso Gregoretti.

IL GUP SARPIETRO: “CONTE FONDAMENTALE SU EVENTUALE RINVIO A GIUDIZIO DI SALVINI”

Penso che il premier abbia una posizione chiave in questo momento. E credo sia l’unico che ci possa dare indicazioni fondamentali per l’eventuale rinvio a giudizio di Salvini“, dice il Gup di Catania Nunzio Sarpietro intercettato dai cronisti mentre arriva a palazzo Chigi per ascoltare il premier nell’ambito del processo Gregoretti.

DIFESA SALVINI: “CONTE CONFERMA PROTAGONISMO, MINISTRO IN LINEA”

In una nota della difesa di Matteo Salvini, presente all’informativa resa dal premier Giuseppe Conte come persona informata dei fatti sul caso Gregoretti, si precisa che il leader leghista “ha tutelato l’interesse nazionale e ha agito in linea con la politica governativa ribadita oggi da Giuseppe Conte.

Nel corso dell’udienza preliminare “il premier ha confermato di essere “stato protagonista” nella politica della redistribuzione prima degli sbarchi. Gli avvocati di Salvini si sono basati anche su nuovi documenti ottenuti dopo la precedente udienza di Catania e che – a loro giudizio – confermano che Salvini operò in linea con la politica governativa: il ministro si opponeva in attesa della redistribuzione dei migranti. Una prassi, ricorda la difesa di Salvini, proseguita anche con il governo giallorosso. Nel corso dell’esame di Conte, i legali – spiega ancora la difesa della Lega – hanno evidenziato un altro aspetto: il premier aveva scritto a Salvini per sollecitare lo sbarco dei minori a bordo della Open Arms (episodio successivo alla Gregoretti, ma consumato negli ultimi giorni del Conte 1) senza fare cenno ai maggiorenni e senza aver mai preso iniziative simili in precedenza. L’ennesima dimostrazione – secondo la difesa dell’allora ministro – della piena consapevolezza e condivisione del governo. A questo si aggiunge una lettera aperta di Conte, ricordata in udienza dall’avvocato Giulia Bongiorno, che sul Corriere della Sera ribadiva implicitamente di non avere mai voluto fare sbarcare i migranti maggiorenni”.

SALVINI: “QUI PALAZZO CHIGI, PRONTO AL PROCESSO

“Qui Palazzo Chigi. Pronto questa mattina al processo per ‘sequestro di persona’. Da ministro ho difeso il mio Paese, ridotto sbarchi e dispersi in mare, salvato vite, fatto risparmiare milioni e protetto gli Italiani. Ne sono fiero #gregoretti”. Lo scrive su twitter Matteo Salvini, che pubblica una foto.

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