“La celiachia non rappresenta un rischio per l’aumento dell’infezione da Covid-19. È stato creato un registro internazionale per riportare tutti i casi di associazione tra malattia celiaca e virus. In Italia abbiamo registrato 14 casi, due di questi hanno avuto bisogno di ospedalizzazione”. Lo afferma Elena Lionetti, biologa nutrizionista dell’azienda ospedaliera universitaria ‘Ospedali Riuniti Ancona’.
Per i bambini le infezioni urinarie sono le più comuni e questo è un dato che rimane immutato anche in tempi di pandemia. Nel 2020, però, “sono crollate le diagnosi delle infezioni urinarie febbrili rispetto al biennio 2018-2019”, passando da un 36% dei casi diagnosticati nel 2018, e 41% nel 2019, al solo 23% del 2020. Parte da qui Laura Cesca, pediatra presso l’Ospedale di Santa Maria degli Angeli di Pordenone, per illustrare i risultati dello studio osservazionale, retrospettivo e multicentrico portato avanti dalla Sinepe.
“L’impatto del protocollo vaccinale contro il meningococco B con inizio precoce è circa doppio di quello con inizio tardivo, perché il picco di incidenza è tra il quarto e l’ottavo mese ed è qui che si verifica il maggior numero dei casi di meningite. Proprio per questo in Veneto si perdono dei casi, che vuol dire perdere bambini”. A dirlo è Chiara Azzari, responsabile del laboratorio di Immunologia dell’Azienda ospedaliera universitaria Meyer di Firenze.
“Rischiamo che il Covid-19, la pandemia del ventunesimo secolo, accentui ulteriormente l’epidemia di sovrappeso e obesità del terzo millennio”. A dirlo è Loredana Santori, pediatra Sip della Toscana, mostrando i dati emersi da uno studio sull’impatto del lockdown primaverile sull’indice di massa corporea dei bambini della Valdichiana Senese.
Tra gli effetti collaterali del Covid, questa volta in positivo, c’è la scomparsa della bronchiolite, la patologia associata al virus respiratorio sinciziale che colpisce in particolare i bambini sotto i 2 anni di vita. “A partire da ottobre, e con un picco tra gennaio e febbraio, eravamo abituati a vedere le corsie degli ospedali pieni di bambini con insufficienza respiratoria o con problemi comunque correlati a un quadro di bronchiolite. Quest’anno, invece, all’ospedale pediatrico Bambino Gesù nessun tampone fatto da ottobre a oggi è risultato positivo al virus respiratorio sinciziale”. A tracciare il quadro è Elena Bozzola, segretario nazionale della Sip.
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