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Tg Politico, edizione del 28 gennaio 2020

A cura della redazione politca

Pubblicato:28-01-2020 18:11
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:54

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https://youtu.be/Jhm0RWTgu7o

FACEBOOK RIMUOVE SALVINI AL CITOFONO

Facebook ha rimosso il video di Salvini che citofona a una famiglia tunisina accusandola di spaccio. Il post era stato segnalato nei giorni scorsi da tantissimi utenti per incitamento all’odio. E’ l’avvocato Cathy La Torre a difendere Yassin, il ragazzo diciassettenne con cui il leader della Lega aveva parlato al citofono in diretta Facebook, nel quartiere Pilastro di Bologna: “Quel video ha devastato la vita di un ragazzo minorenne. La rimozione non ripara tutto questo ma è un segnale straordinario”, dice l’avvocato.

PRESCRIZIONE, VERSO IL RINVIO IN COMMISSIONE

Sulla prescrizione si va verso il rinvio in commissione del ddl Costa che approda oggi alla Camera. Pd, Leu e M5s hanno trovato l’accordo in vista di una modifica piu’ sostanziale alla riforma Bonafede, che interrompe i termini della prescrizione dopo la sentenza di primo grado. Italia Viva, che ha giudicato incostituzionale il lodo Conte, mantiene sul tavolo gli emendamenti al ‘Milleproroghe’ che posticipano gli effetti della Bonafede. “Sui diritti non arretriamo di un passo”, dice Maria Elena Boschi, partecipando al sit in organizzato dalle Camere penali davanti a Montecitorio.


CAOS M5S DOPO LA SCONFITTA ALLE REGIONALI

Clima teso nel Movimento cinque stelle dopo la batosta elettorale in Calabria ed Emilia-Romagna. I pentastellati si ritrovano in mano un risultato deludente e devono sciogliere alcuni nodi politici. Il primo riguarda il nuovo capo delegazione al governo. Dopo il passo indietro di Luigi Di Maio, toccherà a Stefano Patuanelli o ad Alfonso Bonafede? All’orizzonte, poi, ci sono gli stati generali del partito fissati per marzo. Confronto aperto tra chi vorrebbe rimandarli e chi, invece, ha fretta di rilanciare il Movimento azzerando i vertici. Il capo politico Vito Crimi intanto tiene a distanza il Pd: “I rapporti di forza non cambiano”, dice.

ITALIA TROPPO LENTA NEL PAGARE I DEBITI DELLA PA

La Corte di giustizia europea condanna l’Italia: la direttiva che prevede i pagamenti della pubblica amministrazione entro 30 giorni o 60 per gli enti del servizio sanitario nazionale, è stata violata. Il Ministero dell’Economia ha risposto che nell’ultimo quadriennio i tempi dei pagamenti sono in costante riduzione e che nel 2018 per saldare le fatture ci sono voluti mediamente 54 giorni, con un ritardo medio di 7 giorni sulla scadenza.

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