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Dl semplificazioni, 62 emendamenti inammissibili su 85. Oggi riparte discussione

ROMA - Inammissibili 62 emendamenti sugli 85 votati dalle commissioni del Senato al Dl semplificazioni, questo l'esito della valutazione comunicato

Pubblicato:28-01-2019 17:30
Ultimo aggiornamento:28-01-2019 17:30
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ROMA – Inammissibili 62 emendamenti sugli 85 votati dalle commissioni del Senato al Dl semplificazioni, questo l’esito della valutazione comunicato in Aula a Palazzo Madama dal presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati. Restano le norme sulle trivelle, quelle sull’Ires agevolato al no profit che cancellano la ‘tassa sulla bontà’. Non sono state tagliate nemmeno le misure sugli autisti Ncc e quelle sull’indicazione dell’origine delle materie prime nelle etichette per gli alimenti.

Casellati: “Tagliato ciò che non portava semplificazione”

Sono state dichiarate estranee al dl le proposte di modifica, spiega Casellati, che “non si traducono in misure di semplificazione o di sostegno”, dopo un’analisi svolta in base al regolamento e alla giurisprudenza costituzionale.

Ecco ciò che resta in piedi: trivelle, Ires, Ncc

Per quel che riguarda le trivelle, restano quindi i diciotto mesi di sospensione delle nuove autorizzazioni concessi per realizzare il ‘Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee’ che dovrà decidere il futuro energetico delle aree interessate. Resta quindi anche l’aumento di 25 volte dei canoni di concessione delle aree interessate.


Sul fronte del no profit torna dunque l’Ires scontata al 12% per le organizzazioni senza scopo di lucro. Per quel che riguarda gli Ncc confermata la riforma del sistema delle auto da noleggio con conducente. Sul fronte dell’etichettatura degli alimenti resta la norma che rende obbligatorio l’indicazione dell’origine di tutte le materie prime utilizzate negli alimenti prodotti in Italia. Confermato lo stop all’Iva nelle Zone economiche speciali- Zes, con l’istituzione di ‘aree doganali intercluse ai sensi del Codice doganale europeo’ dove ‘operare, per le merci importate e da esportare, in regime di sospensione dell’imposta’ Iva.

Per la cosiddetta ‘Rottamazione ter‘ resta possibile l’accesso anche ai contribuenti che hanno aderito alla ‘Rottamazione bis’ ma non hanno versato entro il 7 dicembre 2018 le rate di luglio, settembre e ottobre. Infine, la tragedia di Rigopiano: resta autorizzata la spesa di 10 milioni per il 2019 in favore delle famiglie delle vittime e di chi ha subito conseguenze.

Le misure cadute (tra cui Rc auto, web tax, divise Polizia)

Tra le misure che invece sono cadute sotto la scure dell’ammissibilità a un decreto che ormai aveva tutte le fattezze di un ‘omnibus’ anche la proroga della sospensione fino al 2 dicembre delle tasse per i contribuenti colpiti dal crollo del ponte Morandi.

Saltate anche le norme sulla Rc auto relative agli sconti per la scatola nera, niente da fare per gli interventi sulla web tax e per i nuovi criteri individuati le società di capitali proprietarie di catene di farmacie. E salta anche la revisione del numero dei componenti del cda dell’Enac, quelle a favore dei Caf, la riduzione del taglio dell’incentivo Gse a chi viola le regole sul supporto alle rinnovabili. Niente da fare per le modifiche al Codice degli appalti e il blocco ai trasferimenti da scuola a scuola per 5 anni dei nuovi docenti e per gli stanziamenti destinati alle divise della Polizia.

La discussione ripartirà domattina

La discussione del decreto Semplificazioni proseguirà domani nell’Aula al Senato, con le dichiarazioni di voto e le votazioni sugli emendamenti, con inizio alle 9.30. Lo annuncia il presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati. L’Assemblea ha accolto la proposta del capogruppo M5S Stefano Patuanelli che ha invitato a superare la fase della illustrazione del complesso delle proposte di modifica per passare direttamente nella seduta di domani mattina alle dichiarazioni di voto e al voto.

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