ROMA – Beni per 11 miliardi di reais, oltre due miliardi e mezzo di euro, sono stati sequestrati alla multinazionale brasiliana Vale a seguito del cedimento della diga nello Stato di Minas Gerais che ha provocato decine e forse addirittura centinaia di morti.
Stando all’ultimo bilancio, le vittime accertate sono 58. Nella giornata di ieri non e’ stato pero’ trovato alcun superstite e tra fango e detriti i dispersi resterebbero circa 300.
Vale e’ proprietaria dello sbarramento che venerdi’ ha ceduto sommergendo i giacimenti minerari gestiti dalla multinazionale e parte dell’abitato della vicina cittadina di Brumadinho. Secondo il sindaco Avimar de Melo Barcelos, all’origine del crollo c’e’ stata “una mancanza di manutenzione e monitoraggio”. Vale, ha denunciato il primo cittadino, e’ stata “negligente e incompetente”.
Il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, ha promesso di “fare di tutto” per prevenire “nuove tragedie come questa”.
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