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Il teatro nazionale di Genova si rifà il look, e ‘disseterà’ non solo l’animo

Prevista l'installazione diversi distributori di acqua, e sui due terrazzi a tetto il sogno di Livermore è di realizzare due orti

Pubblicato:27-12-2022 14:56
Ultimo aggiornamento:27-12-2022 14:59

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GENOVA – Il Teatro nazionale di Genova cambia faccia, anzi facciata. Grazie al contributo di 1,5 milioni del Fondo strategico regionale 2023, l’edificio di Corte Lambruschini, a pochi passi dalla stazione Brignole, si trasformerà in un gigantesco sipario a cielo aperto. Il restyling è stato presentato oggi dal direttore Davide Livermore e dal governatore e assessore regionale alla Cultura, Giovanni Toti. Ancora da decidere il colore, ma le istituzioni cercheranno di convincere la Sovrintendenza ad accettare l’iconico rosso sipario. Il progetto è stato realizzato dallo studio Giò Forma e la speranza di Toti e Livermore è di inaugurare la nuova facciata nel Natale 2023. “Anzi- sorride Toti- se fossimo particolarmente bravi potremmo puntare al 7 dicembre e fare concorrenza all’inaugurazione della Scala, con un grande evento. In ogni caso, ce la metteremo tutta per fare questo regalo ai genovesi per il prossimo Natale”.

CHIUSURA DA METÀ GIUGNO A METÀ DICEMBRE 2023

In attesa di progetto esecutivo e appalto, il Teatro ha già previsto una chiusura da metà giugno a metà dicembre 2023. “L’attività proseguirà nelle nostre altre tre sale, compresa l’inaugurazione della stagione a ottobre- conferma Livermore- apparentemente potrebbe sembrare a una penalizzazione, ma pensiamo a cosa ci porteremo a casa terminata l’attesa”. Tra le curiosità della nuova facciata, anche attenzione all’ambiente e alla sostenibilità: è prevista l’installazione diversi distributori di acqua, liscia e gasata, filtrata 40 volte e che sarà venduta a un prezzo tra i cinque e 15 centesimi al litro, mentre sui due terrazzi a tetto il sogno di Livermore è di realizzare due orti in cui produrre verdure e ortaggi che possano anche rifornire un ristorante stellato.

“UNA FINESTRA ARTISTICA E INTERATTIVA SULLA CITTÀ”

“Non abbiamo voluto lasciarci scappare l’occasione di contribuire al restyling della facciata del Teatro, che non rappresenta banalmente un intervento di restauro, ma di innovazione e trasformazione della stessa, in una finestra artistica e interattiva sulla città per comunicare al pubblico, con un forte impatto visivo, le emozioni, l’arte, il divertimento, la commozione che si vivono sul palcoscenico di questo splendido teatro- commenta Toti- i fondi destinati al restyling della facciata del Nazionale sono un maxi investimento con cui valorizzare il nostro patrimonio culturale come asset strategico di sviluppo del territorio e formidabile attrattore turistico”. Il governatore ricorda che “rifare la facciata di questo teatro vuole anche dire mettere un ulteriore tassello importante nel recupero di questa parte della città dal nuovo Waterfront disegnato da Renzo Piano, alla nuova stazione di Brignole dove partirà lo SkyMetro e, speriamo presto, al nuovo stadio Ferraris“.


“CONTESTO URBANO SARÀ RIVALUTATO E DIVENTERÀ ASSAI ATTRATTIVO”

Per il direttore Davide Livermore, “una nuova immagine del Teatro vuol dire comunicare in maniera diversa quello che è il Teatro nazionale per questo territorio. Non sarà solo una rivalutazione dell’edificio in sé, ma anche dell’edificio inserito nel suo contesto urbano, che sarà rivalutato e diventerà enormemente attrattivo. Vogliamo essere attrattivi al massimo delle nostre possibilità perché il teatro deve fare questo nella restituzione dell’arte che si esprime sul palcoscenico verso la società e le persone che sono i veri proprietari di questo luogo”.

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