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Arrestato per corruzione l’ex capo della protezione civile pugliese, è ai domiciliari

Ieri la convalida dell'arresto per Antonio Mario Lerario. Avrebbe intascato una tangente da 10mila euro

Pubblicato:27-12-2021 17:33
Ultimo aggiornamento:27-12-2021 19:10
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guardia di finanza
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BARI – Il dirigente della Regione Puglia (sezione strategia e governo dell’offerta e ad interim, sezione Protezione civile), Antonio Mario Lerario è stato arrestato per corruzione dal personale del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Bari. L’arresto è avvenuto nell’ambito di indagini in relazione alla sua attività di dirigente della Protezione civile. Il dirigente – riferiscono gli investigatori – è stato fermato dopo che lo stesso avrebbe ricevuto in una busta la somma di 10mila euro in contanti consegnata da un imprenditore che opera nel settore dell’edilizia e che “ha in corso contratti di appalto per la somma di oltre 2 milioni di euro con la Protezione civile regionale”. Ieri la convalida dell’arresto, con cui è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari.

SOUMAHORO: “LEGA BRACCIANTI PRONTA A DENUNCIARE

“Lottiamo da anni contro sfruttamento, caporalato e assistenzialismo imprenditoriale che lucrano sulla miseria dei braccianti. In attesa che la giustizia faccia il suo corso, la Lega Braccianti è pronta a collaborare con le autorità per denunciare”. È il contenuto di un tweet pubblicato dal leader della Lega braccianti, Aboubakar Soumahoro, in riferimento all’ormai ex dirigente della protezione civile regionale della Puglia Mario Lerario, arrestato il 23 dicembre scorso con l’accusa di aver intascato una tangente da 10mila euro. La gip del Tribunale di Bari Anna Perrelli ha disposto gli arresti domiciliari per due imprenditori, Luca Ciro Giovanni Leccese di Foggia e Donato Mottola di Noci. Il primo è accusato di corruzione in concorso con Lerario. Il secondo invece è indagato per un altro caso di corruzione.

EMILIANO: “CONTROLLI SU ATTIVITÀ SVOLTE

“L’intera Regione Puglia, la giunta, i dirigenti di tutti i settori seguono con dolore, ma anche con la massima considerazione, il lavoro investigativo in corso. Siamo di fronte a eventi molto gravi, tanto più se si considera che potrebbero essere stati commessi nel pieno dell’emergenza pandemica e approfittando dell’urgenza di procedere a gare e lavori finalizzati a proteggere vite umane”. È quanto dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, in riferimento all’arresto dell’ex responsabile della protezione civile, Mario Lerario, accusato di corruzione.


“Ho immediatamente affidato a Nicola Lopane la responsabilità di gestione della protezione civile e della sezione strategie e governo dell’offerta, chiedendogli di affrontare la gestione quotidiana, ma anche di sottoporre a verifica attenta tutte le procedure per ripristinare la trasparenza e la legalità – aggiunge – mentre il segretario generale della Presidenza Roberto Venneri, responsabile dell’anticorruzione, attiverà tutti i controlli contabili e amministrativi straordinari sulle attività svolte del dirigente indagato”. Il presidente spiega che “il dirigente arrestato era già stato sostituito dalla responsabilità dell’ufficio di Economato da altro dirigente, Francesco Plantamura” e che “le competenti strutture regionali hanno notificato in carcere al dirigente arrestato il provvedimento di sospensione dal lavoro”. “Per il funzionario indagato a piede libero per i reati di falso e turbativa d’asta, è stato disposto il trasferimento dall’Economato ad altra diversa struttura – continua Emiliano -. I fatti che stanno emergendo dalle indagini in corso obbligano tutti, al di là di tutti i controlli e le verifiche ordinariamente svolti in ogni settore, a un’ulteriore massima allerta su qualunque procedura di gara, affidamento e accreditamento e simili per la acquisizione di beni e servizi che sarà indetta, ribadendo a ciascuno dei responsabili dei centri di spesa la massima attenzione e trasparenza nella applicazione delle procedure previste dalla legge”.

Emiliano ringrazia finanzieri e procura per “avere continuato il lavoro anche durante queste feste natalizie compiendo fino in fondo il loro dovere utilizzando con sagacia investigativa mezzi tecnici di grande efficacia che hanno portato ad importanti acquisizioni probatorie”.

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