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La teoria dell’evoluzione ha un ‘nonno’ arabo: Al-Jahiz

Un recente documentario racconta la vita di Al-Jahiz, un dotto islamico originario dell'Africa orientale che scrisse circa 200 libri e trattati

Pubblicato:27-12-2019 17:48
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:48
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ROMA – Mille anni prima di Charles Darwin, uno studioso di Bassorah, nell’odierno Iraq, aveva teorizzato che l’evoluzione delle specie animali dipendesse dalla selezione naturale di caratteristiche fisiche più o meno adatte all’ambiente esterno. È quanto sostiene, tra gli altri, il giornalista scientifico Ehsan Masood, che ha recentemente dedicato un documentario al dotto musulmano Abu Othman Amr Bahr Al-Kanani Al-Basri.

Nato nel 776 d.C, durante il califfato abbaside, il dotto islamico, originario dell’Africa orientale, era noto più semplicemente come Al-Jahiz, “quello con gli occhi che sporgono dalle orbite”. Lo studioso è ritenuto autore di circa 200 libri e trattati su diverse discipline.

Nel più celebre, il ‘Libro degli animali’ (Kitab al-Hayawan), Al-Jahiz sostiene che “gli animali siano tra loro in lotta per l’esistenza, e per le risorse, per evitare di essere mangiati e per procreare”. “I fattori ambientali influenzano gli organismi nello sviluppo di nuove caratteristiche che garantiscono loro la sopravvivenza, trasformandoli così in nuove specie”, scriveva ancora Al-Jahiz, citato da Masood in un articolo sul quotidiano ‘The Guardian’. Sembra che le osservazioni di Al-Jahiz non fossero sconosciute ai tempi di Darwin: William Draper, nel 1878, parlava in effetti di “teoria maomettana dell’evoluzione“.






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A parlare di Al-Jahiz, in un’intervista recente pubblicata dalla pagina ‘Islam and Science’, è anche la biologa Rana Dajani. Secondo la scienziata, “il concetto di contraddizione apparente tra l’islam, come religione, e la scienza è apparso solo all’inizio del XX secolo, per svariate ragioni”. Tra queste, “il colonialismo rampante”: “il darwinismo sociale era usato come scusa per colonizzazione, razzismo e imperialismo, così nella psicologia dei colonizzati esisteva un’associazione tra il darwinismo e l’oppressione” spiega Dajani: “quindi è nata questa sorta di contesa tra evoluzione e Islam, anche se nella nostra storia non è mai esistita”.

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