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#Catania #26dic 10:00, interventi in corso dopo scossa di #terremoto, impegnate squadre #usar e cinofili, sezioni operative dalla Calabria, disposto allertamento per quelle di Lazio, Campania e Puglia. Funzionari #vigilidelfuoco impegnati nella verifica delle strutture lesionate pic.twitter.com/p1GRfawfbg
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 26 dicembre 2018
PALERMO – Continua lo sciame sismico in provincia di Catania, ma dopo la grande paura generata dalla forte scossa di terremoto registrata nella notte tra il 25 e il 26 dicembre quella appena trascorsa è stata una notte relativamente tranquilla.
Quattro le scosse registrate nella zona attorno all’Etna dall’Ingv fino alle prime ore del mattino: tutte sopra magnitudo 2. Il sisma più forte, con magnitudo 2.8, è stato registrato a cinque chilometri da Biancavilla e Adrano, poco dopo le nove.
“È passata la prima nottata – annota il governatore siciliano Nello Musumeci sulla sua pagina Facebook -. Grazie all’immediato intervento della Regione e del dipartimento regionale della Protezione civile, che ha sottoscritto una convenzione con Federalberghi, tutti gli sfollati che lo hanno richiesto sono stati alloggiati in albergo”.
Sono in tanti, però, tra i seicento sfollati, ad avere scelto di passare la notte in auto per paura di atti di sciacallaggio. “Oggi proseguiranno i controlli con 20 squadre che verificheranno la staticità degli immobili – ancora Musumeci -. Nel pomeriggio a Catania, come preannunciato, si riunirà il governo regionale”.
Oggi arriveranno nei luoghi colpiti dal terremoto anche i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini.
“Domani sara’ convocato il consiglio dei ministri e sara’ ovviamente dichiarato lo stato di emergenza”. Lo dice il vicepremier Luigi Di Maio, a Zafferana etnea.
“Saranno stanziate tutte le risorse che ci sono e gia’ nella legge di bilancio sono state stanziate centinaia e centinaia di milioni di euro anche per gli adeguamenti antisismici”, aggiunge Di Maio.
Nella notte tra il 25 ed il 26 dicembre un sisma di magnitudo 4.8 ha colpito, alle ore 3.19, la provincia di Catania. L’epicentro è stato registrato tra Viagrande e Trecastagni, i danni maggiori sono avvenuti nel comune di Fleri.
Da quando, il 24 dicembre, è ripresa con vigore l’attività dell’Etna, l’Ingv aveva registrato 73 scosse di terremoto nel catanese.
L’istituto di vulcanologia, inoltre, ha segnalato la ripresa dell’attività del vulcano Stromboli e la Protezione Civile ha innalzato il livello di allerta da verde a giallo.
“Ho sentito telefonicamente il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti e il prefetto di Catania Claudio Sammartino. Sui luoghi ci sono gli assessori alla Salute Ruggero Razza e alle Infrastrutture Marco Falcone. La macchina regionale si è subito attivata, ma c’è comunque la necessità di stare all’erta per il protrarsi dell’attività sismica e, in ogni caso, pronti a ogni eventualità. La Regione, alla fine della riunione in corso in prefettura, coordinerà un tavolo per valutare l’ospitalità alberghiera e in altre strutture degli sfollati e nel contempo sta approvvigionando cento tende da campeggio per eventuali necessità. Dieci dei feriti in ospedale sono ricoverati in codice giallo. La più grave è una signora di oltre ottant’anni, con una frattura più significativa. Allo stato, però, nessuno è in pericolo di vita”. Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, a seguito del terremoto di magnitudo 4.8, avvenuto alle 3.19, con epicentro tra Viagrande e Trecastagni.
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