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ROMA- Da diva di Hollywood a fianco di Tom Cruise in Ray Man, a regista affermata, eppure c’è chi su Valeria Golino, al suo debutto al cinema, non ci avrebbe scommesso molto. Probabilmente tra questi anche Lina Wertmüller che la diresse nel suo primo film. A svelare i dettagli di quell’incontro tra regine del cinema italiano è Francesca Fagnani che, nell’intervista a Belve della Golino, la ‘punzecchia’ su quel ricordo del suo passato.
Ovvero quando nel 1983 la regista romana dirigeva ‘Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada’, pellicola a cui recita, per la prima volta, anche una giovanissima Valeria Golino. Nell’intervista Fagnani porta alla ribalta quello che potrebbe apparire un neo nella brillante carriera dell’attrice napoletana, infatti Wertmüller dietro la cinepresa “Gliene diceva di tutti i colori, sembrava ‘Boris’. Le diceva cagna, attrice negata. La esortava a lasciare il set”. Per niente imbarazzata per quell’esordio non proprio idilliaco, Golino ricorda: “Lei era una regista molto tosta, all’epoca si potevano dire e fare delle cose che oggi non sarebbe possibile”. Ma la conduttrice insiste: “Le diceva cagna”. “E che sarà mai. Ero cagna- ammette senza vergogna l’intervistata- Non capivo cosa stavo facendo, ero solo bellina”, smorza Golino.
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